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    Il Magico Zecchino d’Oro

    Un regalo in musica che vuole rendere omaggio a un appuntamento diventato tradizione. Un appuntamento che ha saputo attraversare gli anni con sobrietà, leggerezza ed eleganza senza mai perdere di vista la propria identità. Ecco allora Il Magico Zecchino d’Oro un titolo che già è un programma.  Un musical nato dalla collaborazione tra Antoniano di Bologna, Fondazione Aida di Verona e Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, sostenuto da Geomag e Valfrutta.

    Trama

    Cosa aspettarsi dal “Il Magico Zecchino d’Oro”? Uno spettacolo nello spettacolo in cui le canzoni saranno protagoniste assolute insieme alla fantasia e un pizzico di magia. Ricordi, emozioni, sensazioni, momenti vissuti e da rivivere. Questo e tanto altro sarà presente in quello che può essere definito un fantasy musicale in grado di sorprendere tutti, grandi e piccini. Protagonista della trama, Alice, una bambina che a volte ha paura del buio. Con lei, in scena, l’Omino della Luna che manda i sogni ai bimbi mentre dormono grazie al tintinnio dello zecchino d’oro di cui, invece, vuole impadronirsi la Strega Obscura. Non mancheranno, poi, le avventure e gli incontri con alcuni dei personaggi più famosi delle canzoni che hanno fatto la storia dello Zecchino d’Oro. Un regalo che l’Antoniano si fa e ci fa per vivere insieme quest’occasione davvero particolare nel suo genere.

    Uno spettacolo tutto da cantare!

    Come si può immaginare, le canzoni saranno protagoniste assolute di questa produzione. I testi musicali più celebri e più conosciuti dello Zecchino d’Oro sono stati selezionati appositamente per diventare la colonna sonora de “Il Magico Zecchino d’Oro”. Canzoni che sono state pensate dai bambini, cantate e votate da loro nel corso degli anni e che ora, in questa particolare occasione, diventano colonna portante della drammaturgia teatrale. Protagoniste in modo nuovo, rinnovato e rivisitato pur mantenendo il loro stile e la loro autenticità. Una curiosità, questa, che rappresenta anche l’originalità de “Il Magico Zecchino d’Oro” che si rivela essere davvero uno spettacolo coinvolgente e adatto a tutti, grandi e piccini.

    Chicchi di Storia

    Il progetto ha coinvolto un gruppo di giovani dei territori di Nogara, Sorgà e Gazzo Veronese. Questi hanno realizzazato  un documentario che possa raccontare le specificità di quest’area, l’evoluzione della sua economia, delle condizioni di vita, del pensiero e delle abitudini dei suoi abitanti.  Soprattutto sul lavoro che caratterizza questa zona: la coltivazione, raccolta e lavorazione del riso.

    Attraverso interviste ai lavoranti di un tempo e l’esposizione dei loro ricordi, di aneddoti e delle loro storie private, l’analisi di documenti d’archivio, testimonianze di studiosi, con la partecipazione dei giovani che vivono e lavorano nel territorio, si è cercato di raccontare momenti del lavoro di un tempo e i cambiamenti che hanno caratterizzato la vita della popolazione locale nel corso dei decenni.

    Il documentario sottilinea l’importanza di di comprendere come, anche in questi tempi difficili, sia possibile trovare nelle proprie radici culturali le basi per la costruzione di un futuro possibile. Raccontare il passato, il presente e le idee per un futuro possibile di uomini e di società legati al territorio significa raccontare un piccolo mondo con le sue difficoltà e le sue gioie, con i suoi pregi e anche i sui difetti, con le sue speranze e delusioni, ma vuol dire soprattutto restituire una testimonianza positiva di operatività e di possibile sviluppo economico ma anche culturale e sociale.

    Il 15 ottobre presso il teatro comunale di Nogara è stato realizzato un evento conclusivo. È stato quindi proiettato in un primo momento il documentario e in seguito si è discusso e parlato della storia del Vialone Nano. In conclusione c’è stato un rinfresco con risotto per tutti i presenti.

    Attività realizzate

    •  realizzazione di un gruppo di lavoro, comprendente un minimo di 5 giovani del territorio;
    • ricerca e raccolta dati, documenti, storie, a cura dei giovani partecipanti, sulla base delle indicazioni ricevute da uno o più esperti di memoria del territorio;
    • elaborazione dei documenti, realizzazione di interviste, riprese video, sotto la guida di un videomaker esperto;
    • elaborazione e realizzazione del prodotto multimediale finito, sotto la guida di un regista di pluriennale esperienza e con il supporto del videomaker;
    • diffusione e divulgazione del prodotto attraverso canali social, al fine di offrire un’opportunità di conoscenza del territorio, soprattutto ad un pubblico giovanile;
    • momento conclusivo di presentazione del prodotto multimediale e disseminazione degli esiti dell’esperienza svolta.

     

    Festival delle Ville Venete

    Dopo cinque mesi di magia, all’insegna della cultura e delle eccellenze eno-gastronomiche del Veneto, si conclude, venerdì 30 ottobre, l’ottava edizione del Festival delle Ville Venete. A chiudere la manifestazione, il noto divulgatore scientifico e scrittore Alberto Angela.

    Sono stati oltre 150 gli eventi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia che hanno animato il Festival. Un vero e proprio progetto di valorizzazione culturale, architettonica ed eno-gastronomica itinerante, un’iniziativa realizzata con successo dall’Istituto Regionale Ville Venete con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Veneto, della Regione Friuli Venezia Giulia e di Anci Veneto.

    Venerdì 30 ottobre alle 17, in occasione della cerimonia del Premio Villa Veneta 2015 che si terrà nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia, Alberto Angela sarà premiato per il prezioso contributo alla valorizzazione e diffusione del patrimonio artistico, architettonico e culturale che da anni dà con il suo lavoro. Presentando il suo ultimo libro, Viaggio nell’Impero di Roma seguendo una moneta (edito da Mondadori), Angela condurrà i partecipanti attraverso un viaggio ideale e intenso fino ai confini di quello che fu l’Impero Romano. Tappa dopo tappa, si scoprirà il dietro le quinte della prima grande globalizzazione della storia. Il libro è idealmente la prosecuzione di Una giornata nell’antica Roma, altro successo editoriale dello scrittore cosmopolita.