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    Cipollino- teatro scuola

    Lunedì 14 novembre – Teatro Stimate

    Ore 10:00

    Compagnia: Teatro libero di Palermo

    TRAMA

    Cipollino, superstite di un disastro ambientale che ha distrutto la sua piantagione, decide di mettersi in cammino nella speranza di trovare una terra più ricca dove poter fare fortuna e poi ritornare per aiutare la sua famiglia.

    FINALITA’ DIDATTICA
    Percorso di riflessione sull’integrazione e sulla crescita favorita dallo scambio di idee e dall’amicizia. Uno spettacolo concepito per i bambini che parla dunque il loro linguaggio e pensa con le loro idee.

    Età: dai 4 anni

    Mi chiamano Garrincha

    Il football è un riverbero fanciullo, bellezza estetica, improvvisazione, poesia pura. Tutti temi avulsi ai giovani di oggi presi nella loro forma astratta ma che legati al calcio invece ben riconoscono. Attraverso il tema del calcio, che appassiona sempre tanti giovani, si narra la storia di Garrincha, storpio e figlio di emigranti veronesi, ma con una grande voglia di riuscire, di conquistare, di affermazione e riscatto. Con questo spettacolo vorremmo instaurare un dialogo con i ragazzi tramite un confronto diretto con loro, ascoltando le loro opinioni e la loro visione del mondo calcistico.

    Trama

    Garrincha è zoppo, per questo non ha mai potuto giocare a calcio, la sua passione, il grande sogno della sua vita. È nato a Sao Paulo il giorno in cui Garrincha, quello vero, il campione capace di cavalcare le stelle e di commuoversi per un uccellino in gabbia, esordiva nella nazionale verde-oro. Un predestinato, insomma, peccato solo per quell’essere storpio d’una gamba, la sinistra, quell’incedere che ne fa un essere degno di tenerezza. Per lui il mondo è rotondo ed è coperto di pelle bianca e nera, come un pallone di calcio e il pallone è culla, casa, fiume, stella, abisso, vertigine. Ha viaggiato per le strade del mondo dietro al calcio, ha conosciuto, amato, pianto, rimpianto, scoperto, allontanato. Ha conosciuto grandi calciatori e bambini con i piedi nudi che correvano dietro a una palla fatta di stracci, ha visto persone gioire, altre piangere disperate, ha raccolto le loro storie, le ha stampate nel cuore e adesso le racconta. Pelé, Maradona, Gigi Meroni, Gaetano Scirea, Gigi Riva, Pietro Anastasi… Il calcio è imprevedibile come il volo di un aquilone. Garrincha ha un sogno, il suo sogno. Tirare un calcio di rigore e segnare ma non un calcio di rigore qualsiasi: l’ultimo rigore nella finale dei Campionati del mondo, quello da cui dipende tutto ma tutto davvero. Muove le gambe, Garrincha, sul posto, corre sul posto, veloce, come a correre su una sola zolla di terra tutto quello che non ha potuto correre in una vita intera. Gli occhi negli occhi del portiere. Dietro il portiere la rete, molle come un ventre, pronta ad accogliere la palla. Garrincha si muove, tre passi, di corsa, il vento nelle orecchie, negli occhi, nei capelli, attorno al collo, fra le dita, nei polmoni, giù, boccate di vento, un boato d’uragano nell’aria ferma dello stadio ammutolito. Il piede sinistro che tocca la sfera. Poi solo un urlo. Goal!

    Il regista

    Fabio Mangolini (Roma, 1964) ha dedicato tutta la sua vita al teatro come attore, regista, pedagogo, autore, traduttore e, infine, come manager. Laureato in Filosofia all’Università di Bologna, si è diplomato nel 1987 all’Ecole Internationale de Mimodrame de Paris Marcel Marceau. Nel 1985 entra come Arlecchino nella compagnia internazionale Les Scalzacani diretta da Carlo Boso, a Parigi. Nel 1991 lascia la compagnia e continua a portare la Commedia dell’Arte per il mondo. Tra il 1992 e il 1994 è borsista della Japan Foundation e dell’ International Theatre Institute e studia a Tokyo il Kyōgen e il . Come attore, ha lavorato con numerosi registi, recitando in tournées in Italia, in Europa e nel mondo. Ha diretto spettacoli in Italia, Francia, Belgio, Spagna, Stati Uniti. Ha insegnato in prestigiose Accademie d’Arte Drammatica in Europa (fra le altre GITIS e MKAT di Mosca), in Università in USA, Sud America, e Giappone. Dal 2004 al 2009 è stato docente di Interpretazione e Regia presso la Real Escuela Superior de Arte Dramático (RESAD) di Madrid. È stato Presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Presidente dell’Associazione Scuola dell’Opera Italiana di Bologna e Consigliere d’Amministrazione della Fondazione ATER-Formazione. Dal 2015 al 2018 è stato il Direttore del Master MFA in Physical Theatre della Mississippi University – Accademia dell’Arte. Attualmente è Direttore Artistico di Cornucopia Performing Arts Labs.

    Ci serve il tuo voto: Libri da picnic in concorso Progetto Art Bonus

    Il progetto Libri da picnic è stato selezionato per il Concorso Progetto Art Bonus dell’anno ideato da Ales S.p.A (Società responsabile del programma di gestione e promozione dell’Art Bonus per conto del Ministero della cultura).

    Con Libri da pic-nic stimoliamo i ragazzi/e under 14 alla lettura nel loro tempo libero, proponendo attività che mixano la recitazione teatrale e il podcast audio e che vengono svolte nei luoghi di aggregazione sportiva e ludica da loro abitualmente frequentati.

    Da novembre 2021 ad oggi hanno aderito più di 150 ragazzi e tanti altri si stanno iscrivendo ai laboratori in programma in primavera.

    Non vi pare un buon progetto? Con il tuo voto Libri da pic-nic potrà aggiudicarsi il Concorso Art Bonus dell’anno.

    Grazie a questo premio i numerosissimi ragazzi che stanno concretamente partecipando, insieme alle biblioteche, alle associazioni sportive e naturalistiche, alle case editrici e agli autori, vedranno riconosciuto il loro impegno per raggiungere un importante obiettivo:
    diffondere la passione per la lettura tra coetanei, condividere un’esperienza, in un’età difficile, dove la dispersione è dietro l’angolo, ma dove c’è anche tanta la voglia di stare insieme e crescere!

    I numerosissimi ragazzi che stanno concretamente partecipando, insieme ai Comuni, scuole, attività ludiche e sportive, case editrici e autori, verranno riconosciuti dell’impegno dimostrato per raggiungere l’obiettivo: diffondere la passione per la lettura tra coetanei, condividere un’esperienza, in un’età difficile, dove la dispersione è dietro l’angolo, ma è anche tanta la voglia di stare insieme e crescere!

    Fino al 21 marzo 2022 sarà possibile votare . Al vincitore verrà assegnato il Premio Art Bonus, un riconoscimento simbolico che verrà consegnato al vincitore e ai mecenati.

    In collaborazione con Micromacchina comunicare la società APS e il sostegno di Fondazione Cariplo.

     

    Il Vecchio e il Mare

    Il Vecchio e il Mare

    Teatro Stimate – Verona

    16 Gennaio 2022 – Ore 16.30

    I Guardiani dell’Oca

    Santiago pesca da solo su di una piccola barca a vela, ma sono trascorsi due mesi dall’ultima volta che ha preso un pesce e tutti gli abitanti del paese cominciano a pensare che non sia bravo come un tempo e che la sfortuna lo stia perseguitando. Solo grazie alla solidarietà del giovane Manolo, il vecchio Santiago troverà la forza di riprendere il mare e continuare la sua sfida. Dopo un’ avvincente caccia ad un enorme pesce spada e dopo aver lottato contro gli squali, il vecchio dimostrerà a se stesso e agli altri che è possibile superare la sorte avversa.

    Età: dai 3 anni

    Come da normativa vigente per accedere agli spettacoli, dai 12 anni, si dovrà esibire il Green Pass rafforzato accompagnato da documento di identità valido. Inoltre è obbligatorio l’utilizzo della mascherina FFP2.

    La badante

    Se ne parlerà, con la giusta leggerezza e ironia, sabato 15 gennaio all’Auditorium Vivaldi  di Cassola, con Pino Costalunga che presenterà alle ore 21.00 La Badante.

    “Sarà interessante approfondire – spiega Meri Malaguti, direttore di Aida  – come il linguaggio teatrale, che ha il ruolo di raccontare storie che ci aiutano a leggere il contemporaneo, possa diventare veicolo di formazione umana e d’orientamento, aiuti a comprendere la  realtà sociale in cui si vive e  ne sostenga i processi di crescita. L’ambizione è che il teatro  gradualmente divenga luogo fisico e ideale per accogliere “promotori” di tematiche, anche attraverso il tessuto associativo, che si allineano ai bisogni della contemporaneità attraverso linguaggi accessibili e di piacevole fruizione”.

    Il fenomeno delle badanti, oltre a garantire cura e tranquillità a persone altrimenti obbligate a lasciare le loro case e le loro abitudini, ha però causato un cambio netto nelle relazioni all’interno della famiglia. Anche se condotto con mano leggera e spesso divertita, con la struttura addirittura della storia dai toni “gialli”, se non “noir”, la Badante messa in scena da Fondazione Aida ha la voglia di indagare sul cambio delle relazioni umane, sulla nascita di nuovi sentimenti, su come questo fenomeno abbia in qualche modo cambiato anche il nostro concetto di relazione familiare. Lo spettacolo non vuole risolvere una questione né essere un documentario di tipo giornalistico, vuole però offrire dei temi a questo dibattito e entrare nella discussione con piede leggero e spesso divertito quasi a dire che i rapporti umani, la famiglia, le persone sono entità continuamente in fase di cambio e di evoluzione e che tutto in questa nostra vita è fatto di trasformazioni e adattamenti. Uno spettacolo divertente e scanzonato, dai toni “giallo-noir”, vuol offrire un piccolo tassello a questa comprensione.

    Domenica 16 gennaio alle 16.30 la stagione prosegue con lo spettacolo per le famiglie Il principe felice.

    Un pianeta da salvare | Nuove repliche

    Un pianeta da salvare, spettacolo digitale con giochi e interazioni, per bambini dai 4 anni, liberamente tratto da Il robot selvatico di Peter Brown (Salani Editore). Vi aspettiamo di nuovo online, domenica 30 gennaio, su www.teatroonlife.it alle ore 11.00 e 17.00.

    • Accesso: 8,50 euro per dispositivo (tablet/pc/smartphone)

    • Età: dai 4 ai 10 anni
    • Tema: sostenibilità e ambiente
    • Durata: 30 minuti
    • Elevata interazione e giochi educativi inventati dal nostro team creativo
    • Da tenere a portata di mano: un oggetto subacqueo che piace ai bambini. L’avventura attraverserà anche i mari!

    Lo show è il secondo evento del progetto Teatro Onlife, piattaforma di teatro per bambini, una proposta in via di sperimentazione che consente ai bambini di vivere l’esperienza digitale direttamente a casa.

    Sinossi Un pianeta da salvare

    Marte, data stellare 23 gennaio 3022. Dal suo laboratorio, il Professor Protonicus è pronto ad aprire un varco spazio-temporale. Perché? Ovvio, per spedire indietro nel tempo sulla Terra un piccolo uovo robot di sua invenzione, che una volta schiuso diverrà il potente L0V3. Guidato dal Professor Protonicus e da voi, L0V3 avrà il compito di ripulire il pianeta Terra prima che i rifiuti lo sommergano e gli umani siano costretti a trasferirsi su Marte.

    Riuscirà il Professor Protonicus nella sua impresa? Vi va di aiutarlo? Benissimo! Si dia il via all’operazione “L0V3 – un pianeta da salvare”. Per i baffi di Einstein!

    In collaborazione con Fondazione Caritro e

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    La Freccia Azzurra

    La Freccia Azzurra

    Racconto di Natale tratto dai testi di Gianni Rodari

    La vigilia dell’Epifania è una notte magica per tutti i bambini, che aspettano l’arrivo dei doni da parte della Befana. Ma il povero Francesco rischia di rimanere senza il giocattolo da lui tanto agognato, un trenino chiamato “La freccia azzurra”, perché i suoi genitori non hanno i soldi per la Befana. I giocattoli si ribellano alla vecchietta e in questa notte magica decidono di andare direttamente da Francesco.

    Come da normativa vigente per accedere agli spettacoli, dai 12 anni, si dovrà esibire il Green Pass rafforzato accompagnato da documento di identità valido ed è obbligatorio per tutti indossare mascherina FFP2.

    Parole Venete

    Lo spettacolo

    Con la parola inizia la storia dell’umanità e così il nostro spettacolo: un racconto tra il serio e il divertito di quello che ha significato e significa la parola e in particolare la parola del dialetto veneto o dei dialetti del Veneto. Perché la parola, che da piccini ci è stata donata dalla mamma con le ninna nanne o con le filastrocche, l’abbiamo poi usata per capire com’è fatto il mondo e poi ancora per cercare di spiegare ad altri e a noi quel mondo.

    Qualcuno l’ha pure usata e la usa per convincere, altri per sedurre, alcuni per divertire, altri per emozionare, alcuni per ferire, altri per curare. La parola comunque è lì per permetterci di comunicare. E dalla nostra particolare tradizione veneta – come in molte tradizioni locali o regionali – ci viene la testimonianza, fin dai tempi più lontani, sia dalla tradizione orale che letteraria, di una parola “volgare” (nel senso etimologico del termine) che spesso ha dovuto scontrarsi con la lingua, prima latina e poi italiana (se non con altre lingue), dunque con la parola “colta”.

    “Il dialetto, – spiega Pino Costalunga, regista e interprete – in questo incontro con la “lingua” produce tuttora miscele alle volte così esplosive che possono sconfinare con la comicità più scatenata ma spesso anche con l’arte, a volte anche con l’arte altissima della poesia”.

    Ecco allora che da questo incontro/scontro la lingua è mutata nelle nostre famiglie: a tavola i goti si trasformavano in biceri, i pironi in forchette e la minestra non si mangiava più col sculièro, ma col guciaro. Se al nonno veniva ancora la fiòvra a noi bambini veniva la febbre.

    Attraverso dunque un allegro viaggio nei ricordi d’infanzia, e non solo, dell’attore/autore cresciuto fra le parole venete, scaturiscono le tragicomiche esperienze del suo primo rapporto con la lingua italiana (e più tardi con altre lingue che ha affrontato).

    Si toccano così divertenti registri dei fraintendimenti e degli storpiamenti (pensate a tutta la gamma delle preghiere popolari e reinventate);il risultato è uno spettacolo che con leggerezza e gioia tocca il tema fondamentale di cosa sia la nostra lingua e quindi di chi siamo noi.

    Le canzoni della Piccola Bottega Baltazar condiscono la serata con musiche originali, nonché pescate dal repertorio di autori che pure hanno affrontato questo argomento.

    Le Sorelle Van Stories

    Trama

    Anny e la dottoressa Aliciandi sono sorelle opposte: una più avventurosa e l’altra più precisa, scienziata. La loro missione è girare per il mondo alla ricerca della fiaba perfetta! Quando si fermano in un posto raccontano tutte le fiabe ascoltate, lette, vissute fino a quel momento e poi… vengono scelte e (per chi vuole) raccontate dagli spettatori! Insieme a loro ci sarà il fedelissimo Igor, il tecnico!  Un viaggio in tutti i continenti attraverso le fiabe, le storie tipiche, le vicende, gli aneddoti, le tradizioni di ogni Paese: dall’Europa all’Africa, dai nativi americani ai giapponesi, dalle storie raccolte da Mandela alle storie riunite da Calvino, passando per Collodi e Rodari.

    Il pubblico sarà immerso nelle varie storie, si immedesimerà nei vari personaggi folkloristici, parteciperà alle vicende attraverso narrazioni, musiche, giochi coinvolgenti, scene mimate, coreografie, pupazzi, piccoli quiz…

    Chissà se le nostre protagoniste risponderanno al grande quesito: esiste la fiaba perfetta? Scopriamolo insieme!

     

    Necessità tecniche: •lo spettacolo non necessita di palco poiché sarà adibito a tale il nostro van; • i bambini potranno sedersi sul prato mentre per gli adulti si possono prevedere delle sedute attorno; • in caso di pioggia lo spettacolo può svolgersi se viene spostato in situazioni al coperto come portici o strutture telonate; • carico di corrente 4kw 220V.

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