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    I miracoli esistono. La storia di Giorgio Perlasca

    Brigitte, Perlasca e Alice sono i protagonisti di questo spettacolo, che racconta una delle tante belle storie di quel momento storico atroce che fu la Shoah, che riprende vita e si confronta con il presente di Alice.
    Con il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca.

    Ispirandosi al libro di Sara Rattaro “I MIRACOLI ESISTONO – Storia di Giorgio Perlasca”, lo spettacolo mette a confronto due storie: quella di Brigitte, ebrea ungherese sfuggita allo sterminio nazista grazie a Giorgio Perlasca, e Alice, una ragazzina alla quale Brigitte aveva fatto da baby- sitter quando era bambina e che per lei è sempre stata un punto di riferimento.

    Attraverso le loro vicende si racconterà una storia di civile eroismo, quella di Perlasca, che è una delle tante belle storie di quel momento storico atroce che fu la Shoah, che riprende vita e si confronta con il presente di Alice per dire che l’indifferenza e l’odio si celano sempre in qualche angolo nascosto della storia e possono saltar fuori in ogni momento, ma che anche la bontà e il senso di fratellanza sono, per nostra fortuna, piantati saldamente da qualche parte e spesso rinascono, crescono e fioriscono dove e quando meno te lo aspetti.

    Trama

    La vicenda di Brigitte, ebrea di Ungheria ormai da molti anni in Italia, riuscita a sfuggire allo sterminio programmato dai nazisti negli anni della seconda guerra mondiale, grazie al coraggio e al forte senso di umanità di un valoroso commerciante italiano, Giorgio Perlasca, che si era finto ambasciatore spagnolo a Budapest, rischiando continuamente la vita, per portare in salvo cinquemila ebrei d’Ungheria, si incrocia con quella della difficile adolescenza di Alice, vittima di soprusi da parte di alcune compagne di scuola, che la perseguitano e la ricattano.
    E’ grazie alla vicenda di Brigitte che Alice capisce da che parte stare: dalla parte di chi ha più bisogno, dalla parte dell’umanità e dell’amore e del rispetto dell’altro in quanto essere umano. Alice impara che non bisogna essere indifferenti difronte al dolore, ma che occorre avere il coraggio di scegliere, anche se la scelta costa spesso fatica e comporta rischio e sofferenza.

     

     

     

    Recensioni

    Crediti

    • Liberamente tratto dall’omonimo libro di Sara Rattaro  – Edizioni Mondadori
    • Drammaturgia e regia di: Pino Costalunga
    • Assistenza alla regia: Benedetta Crescenzo
    • Con: Rossella Terragnoli e Benedetta Conte
    • Scene realizzate da Caterina Marcioni su bozzetto di Federico Balestro
    • Luci e Fonica di Mattia Cunico
    • Produzione: Fondazione AIDA
    • Tecnica utilizzata: teatro d’attore
    • Durata: 60 minuti
    • Età: Dagli 11 anni in su
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