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    A Casa Nostra

    “A casa nostra” è un innovativo progetto finanziato dalla Regione del Veneto per “rimettere in moto” il sistema dello spettacolo dal vivo regionale, dedicato a compagnie venete attive nella nostra Regione da almeno 3 anni (teatro, danza, musica) chiamate ad operare nei teatri comunali con delle residenze artistiche per innescare dei meccanismi virtuosi di rinascita del teatro come comparto creativo e produttivo.

    Noi di Fondazione Aida siamo tra le compagnie scelte e, con Febo Teatro, stiamo sviluppando un progetto di residenza presso Fondazioni Teatro delle Dolomiti.

    Cosa stiamo realizzando?

    Un progetto teatrale piuttosto articolato che vede l’allestimento di un nuovo spettacolo di teatro ragazzi “Il segreto del pifferaio magico” che vi presenteremo tra dicembre e marzo.

    Il progetto è realizzato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, capofila per i teatri comunali, in partnership con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale e con il Teatro Stabile del Veneto; coordinatore artistico del progetto è Giancarlo Marinelli, scrittore e regista.

    A Casa Nostraè realizzato nell’ambito dell’Accordo di programma Regione del Veneto. L.R. 22 febbraio 1999, n.7 – art. 51.

    Libri da pic-nic 2020-2022

    Descrizione

    Nell’ambito dei consumi culturali, secondo i dati Istat e Censis, si evince che i lettori più assidui, quelli che leggono almeno tre libri all’anno, sono concentrati nelle grandi città e tra la popolazione con un livello di istruzione più elevato.
    Nelle zone rurali e meno popolate questo tipo di attitudine è statisticamente inferiore: al fine di  incentivare un comportamento attivo in questo ambito, o consolidarlo, prende avvio Libri da pic-nic per un allenamento smart.
    Si tratta di un’iniziativa di promozione alla lettura che svilupperemo da novembre 2021 e per tutto il 2022 in collaborazione con Micromacchina comunicare la società APS e con il sostegno di Fondazione Cariplo, in alcune zone, ben sei,  della Provincia di Mantova comprendendo anche un’area del cremonese posta sul confine.

    Libri da pic-nic è un progetto per i ragazzi preadolescenti e adolescenti che, sempre stando alle indagini, sono una fascia di lettori ancora attivi, dov’è possibile rafforzare positivamente queste abitudini culturali.

    Il loro comportamento  può inoltre fare da volano e stimolare i coetanei secondo un approccio peer-to-peer che passa anche attraverso i nuovi media (oltre alla fruizione del libro i ragazzi parteciperanno infatti a un percorso laboratoriale che porterà loro alla realizzazione di podcast teatralizzati, il prodotto finale del progetto fruibile poi dalla comunità).

     

    Obiettivo

    Libri da pic-nic per un allenamento smart mira dunque ad avvicinare il pubblico dei pre-adolescenti e adolescenti al mondo della lettura affinché diventi una pratica quotidiana. I ragazzi dai 9-14 anni verranno stimolati attraverso la fruizione di contenuti (libri su tematiche sportive e ambientali) negli spazi di loro interesse (luoghi d’aggregazione sportivi e naturalistici), mediando il linguaggio tradizionale con le nuove tecnologie, al fine di fare percepire loro la lettura come una pratica quotidiana che possa integrarsi e rafforzarsi anche con le loro passioni.

    Gli aspetti innovati del progetto per promuovere la lettura

    • punta sulle passioni dei ragazzi (sport e ambiente) e porta i libri su questi temi nei loro spazi di ritrovo
    • propone ai ragazzi, una volta scelto il libro, di cimentarsi col linguaggio teatrale mixato con l’uso dei nuovi media (produzione di podcast con audio-recensioni teatralizzate dei libri)
    • si basa sulla condivisione tra pari formando un gruppo di Young Book Ambassador, giovani tutor già appassionati lettori che stimoleranno i coetanei alla lettura

    Programma delle attività

    Il progetto avrà un carattere itinerante, si svilupperà in sei zone della Provincia di Mantova comprendendo anche un’area del cremonese posta sul confine. In ogni zona saranno sviluppate le seguenti attività:

    • individuazione del gruppo dei Young Book Ambassador grazie anche al coinvolgimento dei ragazzi di Assaggio di Libri
    • ingaggio dei nuovi lettori con il supporto dei Young Book Ambassador e la rete di progetto nei “luoghi di aggregazione” disseminati nei diversi Comuni del mantovano coinvolti
    • partecipazione dei ragazzi a un percorso  laboratoriale  in presenza e/o online. Saranno guidati da guide esperte che li aiuteranno ad acquisire competenze finalizzate alla realizzazione delle recensioni teatralizzate dei libri in versione podcast
    • organizzazione di Libri da pic-nic in festa presso un luogo naturalistico o sportivo verrà realizzata dai “Young Book Ambassador” e dai ragazzi che hanno partecipato al laboratorio un contest che comprende una performance teatrale di lettura animata e sfide sportive-letterarie sui contenuti dei libri letti e recensiti. Prevista la partecipazione in presenza di uno o più autori
      Programma Libri da pic-nic in festa
    • disseminazione post progetto attraverso l’installazione di un Book Corner  con QR code che rimanda alla pagina dove sarà possibile fruire i podcast.

    Young Book Ambassador

    In ogni zona si andrà a individuare un gruppo di ragazzi, i “Young Book Ambassador” che avranno un ruolo attivo nello sviluppo del progetto:

    • affiancheranno gli operatori culturali senior nell’engagement di ragazzi/e e nelle vari fasi di sviluppo del progetto
    • saranno i portavoce di un gruppo territoriale acquisendo inoltre competenze che permetteranno loro di rafforzare la passione per la lettura e farla diventare una pratica contagiosa tra i loro coetanei anche al di fuori e oltre la fine del progetto
    • con il resto del gruppo saranno coinvolti nelle produzioni di recensioni teatralizzate dei loro libri preferiti in formato podcast
    • renderanno fruibili questi contenuti grazie alla pubblicazione dei podcast

      Oltre 150 brevi letture teatralizzate in  .mp3 realizzate dai ragazzi durante il progetto

    Dove trovare Libri da pic-nic

    Il progetto si sviluppa nelle seguenti zone geografiche.

    • Comuni di: Bozzolo, Rivarolo M.no, San Martino dall’Argine, Piadena-Drizzona, Casalmaggiore e Marcaria (MN)/Zona 1
    • Comune di San Giorgio Bigarello (MN)/Zona 2
    • Comune di Ceresara (MN)/Zona 3
    • Comuni di Ostiglia e Serravalle a PO (MN)/Zona 4
    • Comuni di Suzzara e Pegognaga (MN)/Zona 5
    • Comune di Curtatone (MN)/Zona 6

    In ogni area verranno sviluppate le medesime progettualità.

     

    Case editrici e autori partner

    Il progetto coinvolge due importanti scrittori per ragazzi come Guido Conti e Sofia Gallo e le case editrici Sinnos, Coccole books e Infinito edizioni. 

    Partner

    Il progetto è sostenuto da Fondazione Cariplo con un finanziamento complessivo di 45.000,00 euro che viene erogato in maniera scaglionata durante lo sviluppo di progetto attraverso Artbonus (PRAT. 2020-5653  ART BONUS – D.L. 31 maggio 2014 n. 83).

    E’ stato ideato dalla nostra Fondazione in collaborazione con l’associazione “Micromacchina comunicare la società APS” e conta numerosi partner come i Comuni, Enti e Associazioni che afferiscono alle 6 zone dove il progetto si svilupperà.

    Sono partner del progetto:

    • I Comuni di: Bozzolo, Marcaria, Curtatone,  Ostiglia, Suzzara, Pegognaga,  San Giorgio Bigarello
    • Gli Enti di tutela ambientale: WWF mantovano, ERSAF, Ente Parco Oglio Sud
    • Fattoria didattica: Cascina Baselganella
    • Le associazioni sportive: “La conchiglia” di Serravalle a Po (MN), “Atletica Interflumina èpiù Pomì” di Casalmaggiore (CR), “Corona Platina Ssd” di  Piadena-Drizzona (CR), “Spoon River” di S. Martino dall’Argine (MN)
    • Sog attivi in ambito culturale-educativo: associazione Il Milione di Suzzara, Fondazione Sanguanini di Rivarolo M.no

    Periodo

    Da novembre 2021 a dicembre 2022

    Per partecipare e diventare Young Book Ambassador chiamaci o scrivi una mail 045/8001471 libridapicnic@fondazioneaida.it

     

     

     

    Social network: musica e teatro contro il bullismo

    Obiettivo

    Sensibilizzare gli studenti sul tema del bullismo, ovvero l’insieme di azioni di prevaricazione da parte di uno o pochi soggetti nei confronti di un singolo, o di un piccolo gruppo, che tende a ledere l’immagine, le relazioni o i diritti della vittima.

    Gli istituti

    Il progetto ha coinvolto un gruppo di studenti dell’Istituto Manzoni di Suzzara, il Liceo Artistico Giulio Romano e il Classico Virgilio di Mantova.

    Percorso

    I ragazzi coinvolti parteciperanno a dodici incontri itineranti.
    Alcuni sono condotti dal dr. Paolo Breviglieri, psicologo dell’ASL di Mantova. Il suo intervento ha l’obiettivo di presentare le principali caratteristiche del bullismo, gli attori coinvolti, la complessità dei rapporti tra adolescenti e i rischi a cui ci espongono le nuove tecnologie social.

    I restanti sono invece tenuti da Nicoletta Vicentini, regista di Fondazione Aida che da anni sviluppa progetti teatrali in ambito sociale rivolti ai giovani, e dal rapper Andrea Bagni.
    Gli studenti hanno presentato i risultati del loro lavoro il 16 maggio 2015 al Teatro Anselmi di Pegognaga.

    Per non perdere le fila dei racconti e raccogliere i feed-back è online la pagina Facebook dedicata: SOCIAL NETWORK: musica e teatro contro il bullismo.

     

     

     

    Alla scoperta delle ville venete e dei palazzi di Verona

    Ville sconosciute, alcune mai censite, dimore signorili costruite nel corso dei secoli ubicate a ridosso della città, appena fuori le mura, palazzi dall’immenso valore storico e artistico sui quali non si è riflettuto abbastanza. A quale modello culturale rispondono? Hanno avuto una funzione solo di rappresentanza, di ostentazione del proprio status e di goldoniana villeggiatura? E soprattutto, oggi, qual è lo stato di conservazione e di valorizzazione di questo patrimonio “nascosto” e inglobato dall’espansione urbana contemporanea?

    Sono questi i temi affrontati durante la tavola rotonda Le Ville e i Palazzi storici di Verona e dintorni. Un patrimonio urbano e suburbano da ri-conoscere e ri-valutare che si è tenuto a Verona il 6 e 7 dicembre 2019. Presenti durante l’evento anche l’Assessore alla Cultura, Turismo, Politiche Giovanili, Pari Opportunità Francesca Briani e il Presidente della 1a Circoscrizione – Centro Storico Giuliano Occhipinti.

    Interventi

    Durante il meeting si sono succeduti autorevoli ospiti in ambito scientifico come la Prof.ssa Daniela Zumiani, Docente di Storia dell’Architettura all’Università di Verona, sul tema Tra palazzo di città e villa suburbana: lo schifar la noia della rampante borghesia veronese (sec. XVIII – XIX), il dott. Francesco Monicelli per un focus su Ville suburbane delle Famiglie Giusti e Ville sconosciute e il Prof. Danilo Gasparini Docente di Storia dell’Agricoltura e dell’Alimentazione all’Università di Padova che ha trattato il tema dal titolo Figlie minori di Palladio. Le ville Veronesi tra prestigio e oblio. In programma sono previste delle visite guidate a cura della Prof.ssa Daniela Zumiani.

    Ville Venete e Vino: tavola rotonda al Vinitaly

    Le Ville Venete sono al centro di un progetto promosso dalla Regione del Veneto per rilanciare le economie locali e valorizzare i valori dell’Italian Lifestyle. La produzione vitivinicola e eventi come “Sorsi d’autore”, hanno contribuito alla crescita di questo progetto.

    I modelli di sviluppo agricolo e manifatturiero, organizzati durante la Repubblica di Venezia, sono stati fondamentali per il processo di specializzazione del vigneto che riconosciamo ancora oggi. Al centro di questo progetto, c’è stata storicamente la Villa Veneta, fucina dell’attività economica e produttiva. Il territorio tra Veneto e Friuli Venezia Giulia è stato così occupato dal più esteso giacimento culturale al mondo. Nel territorio, infatti, ci sono più di 4000 Ville Venete, tra queste: 24 villa palladiane, Patrimonio Unesco dell’Umanità. Oggi, grazie agli interventi di recupero e di tutela, queste dimore rappresentano un rilancio economico e la storia del territorio regionale.

    Questi sono i temi discussi in occasione della Tavola Rotonda Ville Venete&Vino lunedì 8 aprile 2019 presso lo stand della Regione del Veneto per Vinitaly, organizzato da Fondazione Aida e moderato da Patrizio Roversi.

    Interventi

    Franco Sensini, Direttore Istituto Regionale Ville Venete, ha illustrato il percorso di recupero e valorizzazione del patrimonio iniziato più di sessant’anni fa. Danilo Gasparini, Docente di Storia dell’Agricoltura e dell’Alimentazione all’Università di Padova, ha approfondito il ruolo di alcune famiglie del patriziato nel processo di specializzazione del vigneto di qualità che conosciamo oggi. Alberto Passi, Presidente dell’Associazione per le Ville Venete, presenterà la storia della genesi delle Ville Venete per capire lo sviluppo agricolo, manifatturiero ed artistico di queste dimore e il ruolo chiave che hanno oggi nelle economie locali e non solo. Meri Malaguti, direttore di Fondazione Aida, presenterà Sorsi d’autore: un buon esempio di manifestazione capace di valorizzazione il patrimonio attraverso un’esperienza tra le eccellenze locali.

    Saluti di: Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto; Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura Regione del Veneto; Federico Caner, Assessore al Turismo Regione del Veneto.

    Fuori dalla rete

    L’iniziativa Fuori dalla rete percorsi educativi all’uso del web ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sui rischi e le opportunità della rete

    Le fasi:

    Gli operatori dell’UOC Dipendenze dell’ ULSS 9 Scaligera hanno intervistato attraverso un questionario un gruppo di circa 70 studenti di Verona. I risultati hanno messo in evidenzia delle convinzioni preoccupanti sulla percezione della rete (il 70% degli studenti ritiene che la maggior parte delle persone con cui si interfacciano sul web sono ”sincere” e non nascondano la loro identità).

    Dopo la raccolta dei dati da ottobre 2018 a marzo 2019, è iniziato un percorso di prevenzione da parte del gruppo di lavoro, utilizzando tecniche multimediali e laboratori per incrementare il livello di consapevolezza dei rischi nei ragazzi e far acquisire loro comportamenti preventivi. 

    L’intervento ha dimostrato un’efficacia sulla maggior parte delle distorsioni cognitive dei ragazzi mettendo in luce  alcune aree di resistenza.

    I laboratori:

    Le varie classi hanno seguito tre diversi tipologie di laboratori artistici.

    La classe 2C dell’Istituto Sanmicheli si è dunque cimentata nella creazione del cortometraggio Fuori dalla rete. Guidati dal filmaker Luca Sartori i ragazzi hanno appreso alcune pratiche della produzione cinematografica come in un vero set. 

    Gli studenti della 2TI dell’Istituto G. Giorgi, in arte George Tribe, hanno preso parte al laboratorio guidato dal rapper Fabio Resciniti, in arte Resho. I ragazzi hanno scritto il testo della canzone Pagliaccio Mascherato e sperimentato l’utilizzo di alcuni programmi e strumenti di registrazione.

    Nicoletta Vicentini e Simone Grandi hanno invece condotto il laboratorio di teatro con gli studenti dell’IC 18 Veronetta Porto che si è concluso con l’allestimento di Web Heroes. Giovani eroi in rete.

    Questi tre elaborati sono stati presentati il 2 e 3 aprile 2019 al Teatro Camploy.

    Il 2 aprile 2019 si è tenuta una tavola rotonda sintesi di tutto il progetto, per concludere il 15 aprile al Teatro Nuovo di Verona Aldo Cazzullo, e figli, hanno presentato Metti via quel cellulare. E’ seguita infine la presentazione dell’omonimo spettacolo realizzato da Pino Costalunga e Paolo Valerio.

    Per chiudere, l’iniziativa è stata coordinata da Fondazione Aida con i Servizi Socio Sanitari e l’Unità Operativa Dipendenze della ULSS 9 Scaligera, la rete di Scuola e Territorio: Educare insieme, Prospettiva Famiglia, M.I.U.R. Ambito Territoriale di Verona, il Comune di Verona e la Presidenza del Consiglio del Ministri.

     

    Fatti di Musica

    Mantova, Verona, Vicenza, Belluno e Ancona sono le province coinvolte in questa iniziativa che, basandosi su solide esperienze professionali e presupposti scientifici garantiti dai partner, mira a coinvolgere ad ampio raggio la comunità. Si parte quindi dai bambini per estendere l’impatto anche su famiglia e scuola, proponendo apposite azioni e produzioni musicali e teatrali da diffondere negli ambiti di maggiore interazione per la crescita sociale, culturale e il benessere generale delle nuove generazioni.

    Basandosi su presupposti scientifici, “Fatti di musica” , mira a incidere sull’intera collettività  tramite azioni e produzioni musicali e teatrali appositamente pensate e realizzate. I concerti spettacolo sono frutto di interazioni produttive dei partner con la consulenza scientifica di CSB onlus che cura in collaborazione con i partner anche percorsi di formazione diffusi nei territori di competenza del progetto.

    Fondazione Aida contribuisce con azioni di co- produzione distribuzione e programmazione, organizzazione di seminari per operatori insegnanti bibliotecari, realizzazione di Campus estivi destinati ai bambini dove musica, teatro e narrazione sono i protagonisti del percorso educativo e ludico. E’ inoltre attiva all’interno della cabina di regia e nel coordinamento di azioni di formazione, produzione e distribuzione del progetto con Oficina OCM, ente capofila. A ispirare e rendere possibile partenariato e progetto, destinando un contributo di 200.000 €, è il bando “Valore Territori 2018” di Fondazione Cariverona.

    Da questa pagina è possibile scaricare il toolkit operativo “Un nuovo modello di produzione musicale per la crescita sociale e culturale del bambino”.
    Questa “cassetta degli attrezzi” è rivolta agli operatori dello spettacolo, musicisti, attori, educatori e insegnanti e non solo; è rivolta a tutti coloro che credono nel lavoro educativo come un prendersi cura, in cui è continuamente necessario fermarsi, riflettere, confrontarsi, agire, fermarsi di nuovo per accettare i nostri e gli altrui limiti, porsi domande, cercare strade possibili, immaginare e dare forma alle esperienze. Realizzata nell’ambito del progetto Fatti di Musica, una rete nazionale di 5 partner guidata da Oficina OCM di Mantova e cui aderiscono Fondazione Aida di Verona, Centro per la Salute del Bambino Onlus “Nati per la Musica” (CSB onlus), Comune di Cassola (Vi), Centro Studi Vocali Nova Cantica di Belluno, Associazione Amici della Musica “G. Michelli” di Ancona. Sostenuto da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando Valore Territori 2018.

     

    Diversamente a teatro

    Diversamente a teatro (Premio Sodalitas nel 2015) è un progetto di inclusione sociale e lavorativa di un gruppo di ragazzi disabili trentini.

    Per tre anni, dal 2014 a giugno 2017, Diversamente a teatro ha offerto un’occasione di formazione e di inserimento lavorativo nel settore teatrale a un gruppo di ragazzi con disabilità senza distinzione contrattuale o di livello economico rispetto agli altri lavoratori del settore.

    Questa iniziativa si ispira a modelli internazionali ed è un progetto pilota reso possibile grazie al supporto di Fondazione UmanaMente. Grazie a Diversamente a teatro questo gruppo di ragazzi sono stati parte integrante della struttura organizzativa del teatro.  Il bar THE STAFF è diventato lo spazio in cui questo progetto ha trovato concretezza e offre loro l’occasione di esprimere la propria professionalità.  Grazie al contributo di Fondazione Cattolica, il Teatro Valle dei Laghi diventa luogo di aggregazione culturale, integrazione sociale e sperimentazione.

    Dopo la chiusura del Teatro Valle dei Laghi di Vezzano questa opportunità è venuta meno. Da qui l’idea di Associazione Atti, Oasi Valle dei Laghi e della nostra fondazione di dare continuità all’iniziativa.

    Chef a teatro e Lettori Olimpici sono la naturale prosecuzione di questo progetto. Negli anni hanno infatti trovato continuità e supporto grazie a una rete di partner sensibili e accorti.

    Un progetto di ATTI, Comunità Valle dei Laghi, Fondazione Aida, Associazione Oasi.
    Realizzato con il supporto di Fondazione Cattolica Assicurazioni e Fondazione Umanamente.

    Chicchi di Storia

    Il progetto ha coinvolto un gruppo di giovani dei territori di Nogara, Sorgà e Gazzo Veronese. Questi hanno realizzazato  un documentario che possa raccontare le specificità di quest’area, l’evoluzione della sua economia, delle condizioni di vita, del pensiero e delle abitudini dei suoi abitanti.  Soprattutto sul lavoro che caratterizza questa zona: la coltivazione, raccolta e lavorazione del riso.

    Attraverso interviste ai lavoranti di un tempo e l’esposizione dei loro ricordi, di aneddoti e delle loro storie private, l’analisi di documenti d’archivio, testimonianze di studiosi, con la partecipazione dei giovani che vivono e lavorano nel territorio, si è cercato di raccontare momenti del lavoro di un tempo e i cambiamenti che hanno caratterizzato la vita della popolazione locale nel corso dei decenni.

    Il documentario sottilinea l’importanza di di comprendere come, anche in questi tempi difficili, sia possibile trovare nelle proprie radici culturali le basi per la costruzione di un futuro possibile. Raccontare il passato, il presente e le idee per un futuro possibile di uomini e di società legati al territorio significa raccontare un piccolo mondo con le sue difficoltà e le sue gioie, con i suoi pregi e anche i sui difetti, con le sue speranze e delusioni, ma vuol dire soprattutto restituire una testimonianza positiva di operatività e di possibile sviluppo economico ma anche culturale e sociale.

    Il 15 ottobre presso il teatro comunale di Nogara è stato realizzato un evento conclusivo. È stato quindi proiettato in un primo momento il documentario e in seguito si è discusso e parlato della storia del Vialone Nano. In conclusione c’è stato un rinfresco con risotto per tutti i presenti.

    Attività realizzate

    •  realizzazione di un gruppo di lavoro, comprendente un minimo di 5 giovani del territorio;
    • ricerca e raccolta dati, documenti, storie, a cura dei giovani partecipanti, sulla base delle indicazioni ricevute da uno o più esperti di memoria del territorio;
    • elaborazione dei documenti, realizzazione di interviste, riprese video, sotto la guida di un videomaker esperto;
    • elaborazione e realizzazione del prodotto multimediale finito, sotto la guida di un regista di pluriennale esperienza e con il supporto del videomaker;
    • diffusione e divulgazione del prodotto attraverso canali social, al fine di offrire un’opportunità di conoscenza del territorio, soprattutto ad un pubblico giovanile;
    • momento conclusivo di presentazione del prodotto multimediale e disseminazione degli esiti dell’esperienza svolta.

     

    Ciceroni a casa nostra

    “Ciceroni a casa nostra” è un progetto finanziato dalla Regione Veneto e realizzato da Fondazione Aida. L’obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi come valorizzare il proprio territorio, attraverso una serie di incontri e laboratori. I giovani che hanno aderito al progetto hanno realizzato dei percorsi volti a promuovere i territori dei comuni coinvolti nel progetto: San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Monteforte d’Alpone e Zimella

    Le fasi del progetto

    La prima fase ha previsto una serie di incontri organizzativi tra i partner, Fondazione Aida e i giovani protagonisti.

    In un secondo momento, nel periodo compreso tra il 10 novembre 2016 e il 27 febbraio 2017, è stata avviata la fase comprendente la realizzazione di 17 incontri.  Iscritti al percorso, un gruppo composto da 6 ragazzi: Andrea Dal Bosco, Arianna dal Bosco, Chiara Castellan, Marianna Ambrosini, Giulia dal Grande, Giulio De Marchi. Il gruppo ha poi raggiunto il numero di 10 componenti nella parte successiva del progetto con l’arrivo di: Giada Bosaro, Francesco Segneghi, Mirca Mattioli, Rosanna Carli.

    Stefania Carlesso, attrice ed esperta di arte e architettura, ha cercato di spiegare i meccanismi che stanno alla base della creazione di eventi. Le tematiche storico-artistico o letterarie si veicolano in format che uniscono l’alta divulgazione al divertimento.

    Poi, ha affidato, suddividendoli tra i ragazzi, i percorsi da costruire nei comuni coinvolti dal progetto: San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Monteforte d’Alpone, Zimella. Nel corso delle settimane i ragazzi sono stati guidati nella elaborazione degli stessi percorsi. Quindi, sono state trasferite al gruppo dei giovani una serie di skills utili a veicolare contenuti culturali in modo coinvolgente e dinamico.

    Social Network.

    Il 10 marzo, 24 marzo, 7, 14, 21 aprile si è realizzata la fase di cinque incontri dove i partecipanti hanno avuto la possibilità di esercitarsi nella creazione di un video promo acquisendo le tecniche di base e approfondendo quindi le abilità di promozione dei percorsi/progetti da loro creati. I ragazzi hanno ricevuto le indicazioni necessarie per sfruttare al meglio il mondo dei social network per la prompzione dei progetti. Sono stati creati quindi un profilo Facebook e un profilo Instagram realitvi al progetto.

    Strategie progettuali

    Il giorno 27 marzo è stato realizzato il seminario formativo su processi di innovazione e promozione della propria attività sul territorio. I corsisti hanno avuto modo di conoscere progetti e realtà dinamiche che si occupano di promozione territoriale. Hanno potuto confrontarsi con progetti realizzati di portata nazionale e internazionale. Hanno potuto apprendere le stategie progettuali messe in atto da realtà affermate, approfondire lo sviluppo di promozione del territorio e trasformare le conoscenze conseguite in un esercizio declinato al progetto sul quale in questi mesi passati hanno proficuamente lavorato.

    Raccontare il percorso

    Durante il fine settimana dal 22 al 25 aprile 2017, all’interno di uno spazio fieristico messo a disposizione dal Comune di San Bonifacio per la fiera di San Marco. A turni da loro stessi pianificati e organizzati, i partecipanti hanno raccontato il percorso realizzato presentandolo, anche supportati dall’intervento dei rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, ad un ampio pubblico. In quel contesto per la prima volta si sono messi in relazione con l’esterno con risultati soddisfacenti. Il gruppo è rimasto coeso anche una volta terminati gli step previsti dal progetto, ha pianificato con l’aiuto delle amministrazioni dei Comuni di provenienza ulteriori incontri che gestiranno in completa autonomia.

     

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