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    Ville Venete e Vino: tavola rotonda al Vinitaly

    Le Ville Venete sono al centro di un progetto promosso dalla Regione del Veneto per rilanciare le economie locali e valorizzare i valori dell’Italian Lifestyle. La produzione vitivinicola e eventi come “Sorsi d’autore”, hanno contribuito alla crescita di questo progetto.

    I modelli di sviluppo agricolo e manifatturiero, organizzati durante la Repubblica di Venezia, sono stati fondamentali per il processo di specializzazione del vigneto che riconosciamo ancora oggi. Al centro di questo progetto, c’è stata storicamente la Villa Veneta, fucina dell’attività economica e produttiva. Il territorio tra Veneto e Friuli Venezia Giulia è stato così occupato dal più esteso giacimento culturale al mondo. Nel territorio, infatti, ci sono più di 4000 Ville Venete, tra queste: 24 villa palladiane, Patrimonio Unesco dell’Umanità. Oggi, grazie agli interventi di recupero e di tutela, queste dimore rappresentano un rilancio economico e la storia del territorio regionale.

    Questi sono i temi discussi in occasione della Tavola Rotonda Ville Venete&Vino lunedì 8 aprile 2019 presso lo stand della Regione del Veneto per Vinitaly, organizzato da Fondazione Aida e moderato da Patrizio Roversi.

    Interventi

    Franco Sensini, Direttore Istituto Regionale Ville Venete, ha illustrato il percorso di recupero e valorizzazione del patrimonio iniziato più di sessant’anni fa. Danilo Gasparini, Docente di Storia dell’Agricoltura e dell’Alimentazione all’Università di Padova, ha approfondito il ruolo di alcune famiglie del patriziato nel processo di specializzazione del vigneto di qualità che conosciamo oggi. Alberto Passi, Presidente dell’Associazione per le Ville Venete, presenterà la storia della genesi delle Ville Venete per capire lo sviluppo agricolo, manifatturiero ed artistico di queste dimore e il ruolo chiave che hanno oggi nelle economie locali e non solo. Meri Malaguti, direttore di Fondazione Aida, presenterà Sorsi d’autore: un buon esempio di manifestazione capace di valorizzazione il patrimonio attraverso un’esperienza tra le eccellenze locali.

    Saluti di: Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto; Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura Regione del Veneto; Federico Caner, Assessore al Turismo Regione del Veneto.

    Fuori dalla rete

    L’iniziativa Fuori dalla rete percorsi educativi all’uso del web ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sui rischi e le opportunità della rete

    Le fasi:

    Gli operatori dell’UOC Dipendenze dell’ ULSS 9 Scaligera hanno intervistato attraverso un questionario un gruppo di circa 70 studenti di Verona. I risultati hanno messo in evidenzia delle convinzioni preoccupanti sulla percezione della rete (il 70% degli studenti ritiene che la maggior parte delle persone con cui si interfacciano sul web sono ”sincere” e non nascondano la loro identità).

    Dopo la raccolta dei dati da ottobre 2018 a marzo 2019, è iniziato un percorso di prevenzione da parte del gruppo di lavoro, utilizzando tecniche multimediali e laboratori per incrementare il livello di consapevolezza dei rischi nei ragazzi e far acquisire loro comportamenti preventivi. 

    L’intervento ha dimostrato un’efficacia sulla maggior parte delle distorsioni cognitive dei ragazzi mettendo in luce  alcune aree di resistenza.

    I laboratori:

    Le varie classi hanno seguito tre diversi tipologie di laboratori artistici.

    La classe 2C dell’Istituto Sanmicheli si è dunque cimentata nella creazione del cortometraggio Fuori dalla rete. Guidati dal filmaker Luca Sartori i ragazzi hanno appreso alcune pratiche della produzione cinematografica come in un vero set. 

    Gli studenti della 2TI dell’Istituto G. Giorgi, in arte George Tribe, hanno preso parte al laboratorio guidato dal rapper Fabio Resciniti, in arte Resho. I ragazzi hanno scritto il testo della canzone Pagliaccio Mascherato e sperimentato l’utilizzo di alcuni programmi e strumenti di registrazione.

    Nicoletta Vicentini e Simone Grandi hanno invece condotto il laboratorio di teatro con gli studenti dell’IC 18 Veronetta Porto che si è concluso con l’allestimento di Web Heroes. Giovani eroi in rete.

    Questi tre elaborati sono stati presentati il 2 e 3 aprile 2019 al Teatro Camploy.

    Il 2 aprile 2019 si è tenuta una tavola rotonda sintesi di tutto il progetto, per concludere il 15 aprile al Teatro Nuovo di Verona Aldo Cazzullo, e figli, hanno presentato Metti via quel cellulare. E’ seguita infine la presentazione dell’omonimo spettacolo realizzato da Pino Costalunga e Paolo Valerio.

    Per chiudere, l’iniziativa è stata coordinata da Fondazione Aida con i Servizi Socio Sanitari e l’Unità Operativa Dipendenze della ULSS 9 Scaligera, la rete di Scuola e Territorio: Educare insieme, Prospettiva Famiglia, M.I.U.R. Ambito Territoriale di Verona, il Comune di Verona e la Presidenza del Consiglio del Ministri.

     

    Fatti di Musica

    Mantova, Verona, Vicenza, Belluno e Ancona sono le province coinvolte in questa iniziativa che, basandosi su solide esperienze professionali e presupposti scientifici garantiti dai partner, mira a coinvolgere ad ampio raggio la comunità. Si parte quindi dai bambini per estendere l’impatto anche su famiglia e scuola, proponendo apposite azioni e produzioni musicali e teatrali da diffondere negli ambiti di maggiore interazione per la crescita sociale, culturale e il benessere generale delle nuove generazioni.

    Basandosi su presupposti scientifici, “Fatti di musica” , mira a incidere sull’intera collettività  tramite azioni e produzioni musicali e teatrali appositamente pensate e realizzate. I concerti spettacolo sono frutto di interazioni produttive dei partner con la consulenza scientifica di CSB onlus che cura in collaborazione con i partner anche percorsi di formazione diffusi nei territori di competenza del progetto.

    Fondazione Aida contribuisce con azioni di co- produzione distribuzione e programmazione, organizzazione di seminari per operatori insegnanti bibliotecari, realizzazione di Campus estivi destinati ai bambini dove musica, teatro e narrazione sono i protagonisti del percorso educativo e ludico. E’ inoltre attiva all’interno della cabina di regia e nel coordinamento di azioni di formazione, produzione e distribuzione del progetto con Oficina OCM, ente capofila. A ispirare e rendere possibile partenariato e progetto, destinando un contributo di 200.000 €, è il bando “Valore Territori 2018” di Fondazione Cariverona.

    Da questa pagina è possibile scaricare il toolkit operativo “Un nuovo modello di produzione musicale per la crescita sociale e culturale del bambino”.
    Questa “cassetta degli attrezzi” è rivolta agli operatori dello spettacolo, musicisti, attori, educatori e insegnanti e non solo; è rivolta a tutti coloro che credono nel lavoro educativo come un prendersi cura, in cui è continuamente necessario fermarsi, riflettere, confrontarsi, agire, fermarsi di nuovo per accettare i nostri e gli altrui limiti, porsi domande, cercare strade possibili, immaginare e dare forma alle esperienze. Realizzata nell’ambito del progetto Fatti di Musica, una rete nazionale di 5 partner guidata da Oficina OCM di Mantova e cui aderiscono Fondazione Aida di Verona, Centro per la Salute del Bambino Onlus “Nati per la Musica” (CSB onlus), Comune di Cassola (Vi), Centro Studi Vocali Nova Cantica di Belluno, Associazione Amici della Musica “G. Michelli” di Ancona. Sostenuto da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando Valore Territori 2018.

     

    Diversamente a teatro

    Diversamente a teatro (Premio Sodalitas nel 2015) è un progetto di inclusione sociale e lavorativa di un gruppo di ragazzi disabili trentini.

    Per tre anni, dal 2014 a giugno 2017, Diversamente a teatro ha offerto un’occasione di formazione e di inserimento lavorativo nel settore teatrale a un gruppo di ragazzi con disabilità senza distinzione contrattuale o di livello economico rispetto agli altri lavoratori del settore.

    Questa iniziativa si ispira a modelli internazionali ed è un progetto pilota reso possibile grazie al supporto di Fondazione UmanaMente. Grazie a Diversamente a teatro questo gruppo di ragazzi sono stati parte integrante della struttura organizzativa del teatro.  Il bar THE STAFF è diventato lo spazio in cui questo progetto ha trovato concretezza e offre loro l’occasione di esprimere la propria professionalità.  Grazie al contributo di Fondazione Cattolica, il Teatro Valle dei Laghi diventa luogo di aggregazione culturale, integrazione sociale e sperimentazione.

    Dopo la chiusura del Teatro Valle dei Laghi di Vezzano questa opportunità è venuta meno. Da qui l’idea di Associazione Atti, Oasi Valle dei Laghi e della nostra fondazione di dare continuità all’iniziativa.

    Chef a teatro e Lettori Olimpici sono la naturale prosecuzione di questo progetto. Negli anni hanno infatti trovato continuità e supporto grazie a una rete di partner sensibili e accorti.

    Un progetto di ATTI, Comunità Valle dei Laghi, Fondazione Aida, Associazione Oasi.
    Realizzato con il supporto di Fondazione Cattolica Assicurazioni e Fondazione Umanamente.

    Chicchi di Storia

    Il progetto ha coinvolto un gruppo di giovani dei territori di Nogara, Sorgà e Gazzo Veronese. Questi hanno realizzazato  un documentario che possa raccontare le specificità di quest’area, l’evoluzione della sua economia, delle condizioni di vita, del pensiero e delle abitudini dei suoi abitanti.  Soprattutto sul lavoro che caratterizza questa zona: la coltivazione, raccolta e lavorazione del riso.

    Attraverso interviste ai lavoranti di un tempo e l’esposizione dei loro ricordi, di aneddoti e delle loro storie private, l’analisi di documenti d’archivio, testimonianze di studiosi, con la partecipazione dei giovani che vivono e lavorano nel territorio, si è cercato di raccontare momenti del lavoro di un tempo e i cambiamenti che hanno caratterizzato la vita della popolazione locale nel corso dei decenni.

    Il documentario sottilinea l’importanza di di comprendere come, anche in questi tempi difficili, sia possibile trovare nelle proprie radici culturali le basi per la costruzione di un futuro possibile. Raccontare il passato, il presente e le idee per un futuro possibile di uomini e di società legati al territorio significa raccontare un piccolo mondo con le sue difficoltà e le sue gioie, con i suoi pregi e anche i sui difetti, con le sue speranze e delusioni, ma vuol dire soprattutto restituire una testimonianza positiva di operatività e di possibile sviluppo economico ma anche culturale e sociale.

    Il 15 ottobre presso il teatro comunale di Nogara è stato realizzato un evento conclusivo. È stato quindi proiettato in un primo momento il documentario e in seguito si è discusso e parlato della storia del Vialone Nano. In conclusione c’è stato un rinfresco con risotto per tutti i presenti.

    Attività realizzate

    •  realizzazione di un gruppo di lavoro, comprendente un minimo di 5 giovani del territorio;
    • ricerca e raccolta dati, documenti, storie, a cura dei giovani partecipanti, sulla base delle indicazioni ricevute da uno o più esperti di memoria del territorio;
    • elaborazione dei documenti, realizzazione di interviste, riprese video, sotto la guida di un videomaker esperto;
    • elaborazione e realizzazione del prodotto multimediale finito, sotto la guida di un regista di pluriennale esperienza e con il supporto del videomaker;
    • diffusione e divulgazione del prodotto attraverso canali social, al fine di offrire un’opportunità di conoscenza del territorio, soprattutto ad un pubblico giovanile;
    • momento conclusivo di presentazione del prodotto multimediale e disseminazione degli esiti dell’esperienza svolta.

     

    Ciceroni a casa nostra

    “Ciceroni a casa nostra” è un progetto finanziato dalla Regione Veneto e realizzato da Fondazione Aida. L’obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi come valorizzare il proprio territorio, attraverso una serie di incontri e laboratori. I giovani che hanno aderito al progetto hanno realizzato dei percorsi volti a promuovere i territori dei comuni coinvolti nel progetto: San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Monteforte d’Alpone e Zimella

    Le fasi del progetto

    La prima fase ha previsto una serie di incontri organizzativi tra i partner, Fondazione Aida e i giovani protagonisti.

    In un secondo momento, nel periodo compreso tra il 10 novembre 2016 e il 27 febbraio 2017, è stata avviata la fase comprendente la realizzazione di 17 incontri.  Iscritti al percorso, un gruppo composto da 6 ragazzi: Andrea Dal Bosco, Arianna dal Bosco, Chiara Castellan, Marianna Ambrosini, Giulia dal Grande, Giulio De Marchi. Il gruppo ha poi raggiunto il numero di 10 componenti nella parte successiva del progetto con l’arrivo di: Giada Bosaro, Francesco Segneghi, Mirca Mattioli, Rosanna Carli.

    Stefania Carlesso, attrice ed esperta di arte e architettura, ha cercato di spiegare i meccanismi che stanno alla base della creazione di eventi. Le tematiche storico-artistico o letterarie si veicolano in format che uniscono l’alta divulgazione al divertimento.

    Poi, ha affidato, suddividendoli tra i ragazzi, i percorsi da costruire nei comuni coinvolti dal progetto: San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Monteforte d’Alpone, Zimella. Nel corso delle settimane i ragazzi sono stati guidati nella elaborazione degli stessi percorsi. Quindi, sono state trasferite al gruppo dei giovani una serie di skills utili a veicolare contenuti culturali in modo coinvolgente e dinamico.

    Social Network.

    Il 10 marzo, 24 marzo, 7, 14, 21 aprile si è realizzata la fase di cinque incontri dove i partecipanti hanno avuto la possibilità di esercitarsi nella creazione di un video promo acquisendo le tecniche di base e approfondendo quindi le abilità di promozione dei percorsi/progetti da loro creati. I ragazzi hanno ricevuto le indicazioni necessarie per sfruttare al meglio il mondo dei social network per la prompzione dei progetti. Sono stati creati quindi un profilo Facebook e un profilo Instagram realitvi al progetto.

    Strategie progettuali

    Il giorno 27 marzo è stato realizzato il seminario formativo su processi di innovazione e promozione della propria attività sul territorio. I corsisti hanno avuto modo di conoscere progetti e realtà dinamiche che si occupano di promozione territoriale. Hanno potuto confrontarsi con progetti realizzati di portata nazionale e internazionale. Hanno potuto apprendere le stategie progettuali messe in atto da realtà affermate, approfondire lo sviluppo di promozione del territorio e trasformare le conoscenze conseguite in un esercizio declinato al progetto sul quale in questi mesi passati hanno proficuamente lavorato.

    Raccontare il percorso

    Durante il fine settimana dal 22 al 25 aprile 2017, all’interno di uno spazio fieristico messo a disposizione dal Comune di San Bonifacio per la fiera di San Marco. A turni da loro stessi pianificati e organizzati, i partecipanti hanno raccontato il percorso realizzato presentandolo, anche supportati dall’intervento dei rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, ad un ampio pubblico. In quel contesto per la prima volta si sono messi in relazione con l’esterno con risultati soddisfacenti. Il gruppo è rimasto coeso anche una volta terminati gli step previsti dal progetto, ha pianificato con l’aiuto delle amministrazioni dei Comuni di provenienza ulteriori incontri che gestiranno in completa autonomia.

     

    Festival delle Ville Venete

    Dopo cinque mesi di magia, all’insegna della cultura e delle eccellenze eno-gastronomiche del Veneto, si conclude, venerdì 30 ottobre, l’ottava edizione del Festival delle Ville Venete. A chiudere la manifestazione, il noto divulgatore scientifico e scrittore Alberto Angela.

    Sono stati oltre 150 gli eventi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia che hanno animato il Festival. Un vero e proprio progetto di valorizzazione culturale, architettonica ed eno-gastronomica itinerante, un’iniziativa realizzata con successo dall’Istituto Regionale Ville Venete con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Veneto, della Regione Friuli Venezia Giulia e di Anci Veneto.

    Venerdì 30 ottobre alle 17, in occasione della cerimonia del Premio Villa Veneta 2015 che si terrà nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia, Alberto Angela sarà premiato per il prezioso contributo alla valorizzazione e diffusione del patrimonio artistico, architettonico e culturale che da anni dà con il suo lavoro. Presentando il suo ultimo libro, Viaggio nell’Impero di Roma seguendo una moneta (edito da Mondadori), Angela condurrà i partecipanti attraverso un viaggio ideale e intenso fino ai confini di quello che fu l’Impero Romano. Tappa dopo tappa, si scoprirà il dietro le quinte della prima grande globalizzazione della storia. Il libro è idealmente la prosecuzione di Una giornata nell’antica Roma, altro successo editoriale dello scrittore cosmopolita.

     

    Il ruolo delle Ville Venete nella Grande Guerra

    Il ruolo delle Ville Venete nella Grande Guerra, è un’iniziativa in programma dall’11 aprile al 23 maggio. Presso alcune Ville Venete si potrà conoscere il ruolo che questi fiori all’occhiello hanno assunto durante il primo conflitto mondiale. Da centri amministrativi della produzione agricola a residenze estive della nobiltà veneta. Tra il XV e il XIX secolo, moltissime Ville Venete nel corso della Prima Guerra Mondiale acquisirono nuove funzioni divenendo sedi di comando di corpi d’armata, ospedali militari e luoghi di ricovero.

    Sono in programma quattro incontri, rispettivamente a Bassano del Grappa (Vicenza) – Villa Cà Erizzo Luca, Fumane (Verona) – Villa della Torre, Santa Maria di Sala (Venezia) – Villa Farsetti, e Sedico (Belluno) – Villa Patt. Durante ogni appuntamento sono in programma visite guidate e un momento di approfondimento con letture e musiche per ricordare quei giorni e riflettere sulle testimonianze che sono giunte fino a noi (ingresso gratuito, previa prenotazione).

     

    Partner e collaboratori

    Il ruolo delle Ville Venete nella Grande Guerra, iniziativa organizzata da Fondazione Aida su progetto del prof. Gianni Moriani, con il sostegno della Regione del Veneto, nell’ambito del programma per le commemorazioni del centenario della Grande Guerra, e di Pixartprinting.

    La Mucca Casolina

    La Mucca Casolina è un percorso di educazione alimentare  che prende il via il 27 gennaio, nella Scuola Primaria di Parona (Verona), e prosegue fino a maggio con 65 appuntamenti nelle scuole primarie delle province di Vicenza, Treviso, Padova, Trento, Verona, Rovigo, Mantova e Brescia. L’iniziativa vuole raccontare ai bambini la filiera produttiva di lavorazione di un formaggio, la sua storia millenaria e i suoi pregi nutrizionali.

    La Mucca Casolina è una fiaba che narra le avventure di una mucca poetessa e dei suoi amici. Il testo è scritto da Pino Costalunga, scrittore e regista specializzato nel teatro per i ragazzi, co-direttore artistico di Fondazione Aida. Mentre, l’attore Gioele Peccenini è il narratore della fiaba in un laboratorio che si svolgerà in classe, a tu per tu con studenti e insegnanti. Completa il percorso educativo, il libretto didattico illustrato da Sara Gitto che, verrà distribuito ai ragazzi. Nel libretto, la Mucca Casolina è insieme ai vari personaggi di “Valle Allegra”: il cane Fido, i “salvanelli”, piccoli folletti della tradizione popolare veneta, Ettore il Casaro e il Principe Secondo. Questi simpatici personaggi accompagnano i bambini alla scoperta delle diverse tappe della produzione dell’Asiago DOP: dalla mungitura alla stagionatura passando per la cagliatura.

    La storia della lavorazione del formaggio è una delle più antiche della storia dell’uomo, è perfino descritta nell’Odissea e nel sumero “Fregio della Latteria”. Si tratta di una storia tramandata nei secoli e arrivata attorno all’anno 1000 nelle zone dell’Altopiano di Asiago. Infatti, a questa affascinante tradizione si lega il formaggio Asiago DOP, tra le province di Vicenza, Trento, Padova e Treviso.

    L’iniziativa è promossa Consorzio Tutela Formaggio Asiago con la collaborazione di Fondazione Aida.

    L’ABC – Autostrada del Brennero in città

    In caso di pioggia a quale velocità mi devo attenere? Di fronte a un’automobile in avaria come mi devo comportare? In caso di emergenza a chi mi devo rivolgere? Quali sono le best practice alle quali attenersi quando si viaggia su strada, in particolare in autostrada?

    Questi gli obiettivi di L’ABC – l’Autostrada del Brennero in Città, il progetto educativo di Autostrada del Brennero, realizzato con la collaborazione di Polizia Stradale, prodotto da Fondazione Aida e la partecipazione del Museo Tazio Nuvolari, che coinvolgerà oltre 2.500 studenti delle scuole secondarie di primo grado localizzate lungo l’A22.

    Ogni tappa si svilupperà nell’arco di una mattinata e si articola in diversi momenti:

    • visione di Quando passa Nuvolari, spettacolo con Jacopo Pagliari per la regia di Raffaele Latagliata, che racconta le intrepide vicende del pilota Tazio Nuvolari attraverso la voce del suo meccanico di fiducia
    • laboratorio interattivo sui temi della sicurezza stradale a cura di Pino Costalunga, autore, attore e regista di teatro per ragazzi.

    I temi oggetto del laboratorio saranno approfonditi grazie ai libretti didattici realizzati per il progetto. Si tratta di una guida scritta da Pino Costalunga e illustrata da Tuono Pettinato, tra i più quotati e giovani autori di fumetto.

    Per alcune tappe è prevista la presenza dei mezzi della Polizia Stradale e degli Ausiliari alla viabilità con il percorso didattico integrativo al Pullman Azzurro e al Furgone degli Ausiliari, stazioni informative dove i ragazzi avranno la possibilità di capire direttamente cosa significa viaggiare in sicurezza.

    Le tappe

    • 26 novembre / ore 9.00 e 11.00 / Mantova – Multisala Ariston
    • 04 dicembre / ore 10.30 / Carpi (MO) – Auditorium, Is. G. Fassi
    • 05 dicembre / ore 9.00 / Bomporto (MO) – Teatro Comunale
    • 03 febbraio / ore 10.30 / Reggiolo (RE) – Reggiolo Pool
    • 27 febbraio / ore 9.30 / Pegognaga (MN)- Teatro Tenda Anselmi
    • 06 marzo / ore 9.30 / Gonzaga (MN) – Teatro Comunale
    • 17 aprile / ore 9.00 e 11.00 / Rovereto (TN) – Teatro Rosmini
    • 22 aprile / ore 10.30 / Bardolino (VR) – Teatro Corallo
    • 23 aprile / ore 9.30 / Mezzolombardo (TN) – Teatro Comunale
    • 24 aprile / ore 10.00 / Pastrengo (VR) Auditorium
    • 28 aprile / ore 9.00 / Egna (BZ) – Auditorium, IC Bassa Atesina
    • 29 aprile / ore 10.00 / Vipiteno (BZ) – Aula Magna, Scuole medie

     

     

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