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    Un pianeta da salvare

    Un pianeta da salvare,  spettacolo digitale, inclusivo, sull’educazione e il rispetto per l’ambiente per bambini dai 4 anni.

    Ambientato su Marte nel 3022, il Professor Protonicus è pronto ad aprire un varco spazio-temporale per spedire indietro nel tempo sulla Terra un piccolo uovo robot di sua invenzione, il potente L0V3, che  una volta schiuso avrà il compito di ripulire il pianeta Terra prima che i rifiuti lo sommergano e gli umani siano costretti a trasferirsi su Marte.

    Un software implementato in fase di produzione consente all’attrice di animare le illustrazioni realizzate da Francesco Zatti “umanizzando” i personaggi e rendendoli immediati agli occhi degli utenti.
    Ai bambini viene chiesto di tenere a portata di mano un oggetto subacqueo, l’avventura attraverserà anche i mari!

    Lo show è parte appuntamento del progetto sperimentale Teatro Onlife, piattaforma educativa digitale realizzata da Fondazione Aida che al suo interno vede coinvolte diverse figure professionali: Pino Costalunga, attore, regista, esperto di letteratura e teatro per ragazzi, Simone Dini Gandini, regista, Fabio Bersan tecnico teatrale, Francesco Zatti, illustratore e scenografo, Alice Canovi, musicista, Alessandra Coltri, supporto nell’ambito educativo, e Simone Terenziani, presidente e fondatore di Comelasfoglia associazione che si occupa di promozione della cultura del gioco.

    E ora, facciamo i conti!

    C’era una volta un Re che, contava moltissimo, contava più di tutti, ma il problema è che i suoi sudditi non contavano perché… non sapevano contare! Un modo divertente per raccontare ai bambini la storia più vecchia del mondo: quella dei numeri e di tutti i giochi che con i numeri hanno a che fare, una lezione che è uno spettacolo divertente e coinvolgente che farà giocare gli spettatori stupendoli con semplicità, stuzzicandone l’intelligenza. E perché no: insegnerà loro che anche con i numeri si può giocare e ci si può divertire.

    Da anni Pino Costalunga propone questa simpatica lettura in biblioteche e scuole riscuotendo sempre molto successo da parte di bambini e insegnanti.

    Dai 4 anni
    Durata 50 minuti

    Orsetto Nalle e i segnali stradali

    È la storia di Nina, del suo Orsacchiotto Nalle e della loro automobile rossa da corsa. Una storia che diventa un modo divertente per parlare di regole e di regole stradali in maniera semplice e coinvolgente anche ai bambini più piccoli. Infatti a fare da guida sarà un simpatico nonno vigile: il Nonno Augusto!

    Nonno Augusto, Nina e Nalle andranno a fare una bella passeggiata percorrendo le strade del Quartiere fino al Parco Giochi e avranno così modo di fare tanti simpatici e divertenti incontri e di imparare tante cose nuove.
    Ma… come in ogni storia che si rispetti c’è sempre un cattivo: il terribile Motociclista Infuriato, che non rispetta nessuna regola e nessun segnale e che ha in mente solo di combinare guai e di correre velocissimo dappertutto.
    Ma Nina e Nalle, con l’aiuto di Nonno Vigile Augusto riusciranno a far capire a quel Pirata della Strada che ci
    sono delle regole da rispettare e che se non si rispettano possono succedere dei grossi guai.

    Testo di Pino Costalunga

    Età: dai 4 anni ai 10 anni

     

     

    E ora, facciamo i conti!

    DOPPIA REPLICA:  ore 18.00 e 18.45
    Tema: numeri e unità di misura
    In questa nuova avventura digitale e interattiva, di Teatro Onlife, ci ritroveremo in un reame fantastico, dove però nessuno sa contare…
    Come risolvere questo grande problema?!
    La matematica e i numeri non servono solo a scuola ma anche nella vita quotidiana.
    Insieme ad una giovane donna e al Magico Folletto dei Numeri, impareremo, giocando, tante curiosità sui numeri e le unità di misura..

    Testo di Pino Costalunga
    Dai 4 anni

    Ma tu, che pesce sei?

    Arriva laggiù in fondo al mare qualcosa o qualcuno che non si è mai visto prima….ma che pesce è? E’ una seppia o una medusa? Un corallo o un pesce palla? O è semplicemente un regalo che qualcuno lassù ha mandato laggiù, nel mare? Nessuno lo sa…c’è chi vorrebbe mandarlo via, chi è curioso di conoscerlo…i più piccoli vogliono assolutamente giocarci assieme….. un dolce e divertente racconto che ha come protagonista il mare e i pesci e che racconta ai bambini in maniera semplice e interattiva come sia importante tenere pulito il nostro pianeta e permettere al mare e a tutti i suoi abitanti di “respirare” e vivere felici.

    Testo di Pino Costaluna
    Da 4 anni

    B&B (Biancaneve e la Bella Addormentata) nella Valle incaRtata

    B&B (Biancaneve e la Bella Addormentata) nella Valle incaRtata è un “delicato spettacolo per ragazzi” sul tema della parità di genere del progetto Teatro Onlife. Scritto e interpretato da Pino Costalunga, con le bellissime figure di carta realizzate da Gaia Bellini.  Per ricreare le varie ambientazioni, Bellini ha realizzato un diorama dove entrano ed escono i personaggi interpretati da Costalunga. La proposta è una sintesi che unisce: l’abilità di una giovane artista, il teatro di figura e le possibilità tecnologiche che consentiranno a Costalunga di districarsi dentro e fuori le scene, dentro e fuori i personaggi.

    Trama B&B (Biancaneve e la Bella Addormentata) nella Valle incaRtata

    Anche Nella Valle IncaRtata ci sono dei Libri con delle bellissime Fiabe, ma quando qualche pagina o qualche angolo di carta si strappa e se ne va, in quella valle speciale, le fiabe non vanno più come dovrebbero andare.

    Là, nella Valle IncaRtata, ci vivono naturalmente anche La Bella Addormentata nel Bosco e Biancaneve, ma sono molto preoccupate, infatti il principe che dovrebbe risvegliarle con un bacio, non arriva.

    Cos’è successo?

    Non c’è problema, B&B cioè Biancaneve e La Bella Addormentata nel Bosco, le due famose Principesse, decidono di cercare il Principe e di capire dove sia finito e cosa gli sia capitato?
    E se il Principe fosse tenuto prigioniero da un terribile Drago Sputafuoco? Ma non sono i Principi, di solito, che liberano le Principessa dai Draghi?
    Non importa, B&B proveranno a stanare e a cacciare il Drago per poter liberare il Povero Principe.

    Insomma, niente nella Valle IncaRtata funziona come dovrebbe funzionare, ma… è molto più bello così e anche più interessante e soprattutto molto, ma molto più DIVERTENTE …

    Cosa portare durante lo spettacolo

    Anche in questo spettacolo di Teatro Onlife, per favorire la partecipazione e l’interazione, ai bambini viene chiesto di portare una serie di oggetti. In questo caso:

    • un oggetto qualsiasi che permetta loro di diventare, a scelta, il personaggio del drago, del principe o della principessa
    • una chiave molto grande
    • un bicchiere di plastica o, in alternativa, un tubo di carta (come quelli della carta igienica)

    Nella sezione download trovate le istruzioni per realizzare una marionetta da dito da tenere, se volete, durante lo spettacolo.

    Il re che aveva paura del buio

    Devi sapere caro principe che quando tocca a noi animali della notte uscire fuori dalle nostre tane, solitamente gli animali del giorno, compresi voi esseri umani, chiudete gli occhi per riposarvi e ricordare tutto il giorno appena passato. E questi ricordi sono colorati e pieni di cose fantastiche che sembrano reali. E si chiamano i sogni. Nei sogni puoi essere tutto ciò che vuoi.
    Incipit de Il re che aveva paura del buio

    Il re che aveva paura del buio è una favola originale, scritta e interpretata da Mariangela Diana. Le ispirazioni nascono dal racconto “L’ombra” di Hans Christian Andersen, dalla favola “Fioccobianco e i rumori della notte” di Anna Oliviero Ferraris.

    In Il re che aveva paura del buio la lucciola diventa simbolo della necessità dell’esistenza della notte e del buio, e ricorda che c’è sempre un modo per illuminare e sentirsi al sicuro.

    Protagonisti oltre alla lucciola sono un bambino, un principe che insegnerà a suo padre, il re, come non avere paura del buio, e anzi amarne le caratteristiche, naturali e suggestive come quelle della luce.

    Note di regia Il re che aveva paura del buio

    “Privarsi del buio e della notte – spiega Mariangela Diana, autrice e interprete, premio Hystrio alla Vocazione 2019 – vorrebbe dire non conoscere gli altri mille colori del cielo, gli animali notturni e le stelle cadenti. Il buio di una stanza scatena le fantasie spesso negative e più spaventose: streghe, fantasmi e mostri sotto il letto sono sempre stati i nemici notturni. L’incontro vuole essere scoperta invece delle fantasie più dolci e rassicuranti che arrivano dalla notte, come il riposo dopo una lunga e stancante giornata, delle lucciole, protagoniste di questa favola e soprattutto dei sogni, vividi e reali soprattutto di notte”.

    Rilevante è anche il rispetto dei luoghi e delle paura altrui. Non si chiede di eliminare o demonizzare la paura, ma saperla riconoscere e affrontarla con delicatezza e comprensione. E accanto il rispetto di un mondo che vive quando noi siamo addormentati, impegnati a sognare.

    Una paura che affrontano sia grandi che piccini, e che può imbarazzare soprattutto nella crescita personale e sociale.

    Suoni in rivolta

    Suoni in rivolta vuole essere un’esperienza introduttiva al vasto mondo del suono. Per fare ciò si utilizzerà non solo la voce ma anche le varie risonanze del proprio corpo e gli strumenti musicali. I bambini avranno un ruolo attivo nella ricerca dei vari suoni, così da scoprire assieme assonanze e dissonanze, rendendo il loro orecchio più vigile e consapevole della meraviglia sonora che ci circonda.

    Suoni in rivolta trama

    Quanto è bella la musica! Lo sa bene Maga Stornella, talmente ossessionata dalla musica da essere disposta a tutto pur di diventare la migliore musicista sul pianeta! Ecco perché lei e il suo fedele aiutante Wolfgango (bis bis
    bis nipote del famoso Mozart) hanno progettato una pozione infallibile per produrre il suono perfetto. Qualcosa però va storto e tutti i suoni del mondo si ribellano, rendendo Wolfgango sordo e muto. Sarà compito di Maga Stornella
    assieme all’aiuto prezioso dei bambini, riuscire a convincere i suoni a tornare ad abitare il corpo e le orecchie del povero Wolfgango, più armoniosi che mai!
    Per aiutarlo bisognerà cercare i suoni ribelli e scovarli da dove si sono nascosti.
    Strumenti musicali, i suoni del mondo e il nostro stesso corpo saranno i fedeli aiutanti in questa sfida all’ultima nota!

     

    Cosa portare durante

    Anche in questo spettacolo di Teatro Onlife, per favorire la partecipazione e l’interazione, ai bambini viene chiesto di portare un oggetto che emana un suono molto gradito ai bambini.

     

     

    On, Off e il mistero della torta scomparsa

    Voi tutti sapete che in ogni casa che si rispetti vivono sempre dei Folletti.
    «Come può essere? – potrebbe chiedermi qualcuno di voi – se io non li ho mai visti?».
    Ve lo garantisco io! È che i folletti sono bravissimi a nascondersi, a non farsi scoprire, ed è per questo che non li avete mai visti!

    Anche nella casa dei Signori Rossi vivono due Folletti: On e Off. I Signori Rossi, naturalmente, non li hanno mai visti, ma sanno che ci sono e se succede che sparisce qualcosa o se si sentono rumori strani, sono prontissimi a dare la colpa a quei due simpatici esseri un po’ magici e un po’ burloni.

    Infatti quel giorno in cui sparì la torta dal frigorifero, il signor Rossi fu subito pronto non solo ad accusare i folletti, ma decise pure di chiamare la DAF, cioè la Disinfestazione Anti Folletti, per eliminarli dalla casa.

    Cosa potevano fare i nostri poveri amici, On e Off, per salvarsi?  L’unico modo era improvvisarsi investigatori per un giorno e scoprire chi fosse il vero colpevole che aveva portato via la torta.

    Dopo una serie di sospetti, di ricerche e di misteri, il colpevole viene trovato, ma …. Questa è una sorpresa, perché il finale sarà veramente molto molto…. Magico….

    Se volete venire anche voi ad aiutare On e Off a svelare il MISTERO DELLA TORTA SCOMPARSA vi aspettiamo il 31 gennaio alle ore 16.00.

    Cosa portare durante lo spettacolo

    Anche in questo spettacolo di Teatro Onlife, per favorire la partecipazione e l’interazione, ai bambini viene chiesto di portare una serie di oggetti. In questo caso:

    • un copricapo qualsiasi

    Cast artistico

    • Pino Costalunga lavora da 40 anni come regista, drammaturgo e attore per il Teatro per adulti e per ragazzi e con progetti di lettura e spettacolo. È membro del coordinamento regionale di lettori professionisti LeggerePerLeggere. È da molti anni ospite di diversi festival nazionali con progetti legati alla lettura ad alta voce; è presenza fissa del Festivaletteratura di Mantova
    • Mariangela Diana, attrice esperta nel settore del teatro ragazzi, tra i finalisti del premio Hystrio alla Vocazione 2019
    • Fabio Bersan, tecnico
    • Stefano Piermatteo, consulente digitale

    Dov’è finita la mia ombra?!

    Dov’è finita la mia ombra è una storia di amicizia per imparare che anche se si è diversi (a volte solo in apparenza), c’è sempre un modo per superare le differenze e gli screzi di tutti i giorni e diventare davvero amici.

    La proposta fa parte del progetto Teatro Onlife, è scritta e interpretata dall’attrice e regista Mariangela Diana, tra i finalisti del Premio Hystrio alla vocazione nel 2019.

    C’era una volta un bambino che non sopportava proprio la sua ombra. Lui si chiamava Pin e la sua ombra, beh, si chiamava Ombra. La sua ombra lo copiava dalla mattina alla sera. Se non si lavava i denti prima di andare a dormire nemmeno l’ombra se li lavava e la sua mamma si arrabbiava. Non si arrabbiava con Ombra, solo con Pin!
    Era facile la vita di Ombra mentre quella di Pin era difficilissima!
    Perché Ombra cercava di essere come lui ma era troppo diversa. Non era proprio come Pin, e lui era stanco di averla tra, anzi sotto i piedi!
    Un giorno Pin trovò il modo di farla sparire dalla sua vista.

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