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    Hijab o del confine

    Nel 2007 Fondazione AIDA ha preso parte al programma europeo Crossing Borders-Connecting Cultures Cultura 2007-2013 con il progetto ReconcArt acronimo di Riconciliazione attraverso l’arte: percezioni del Hijab.

    Il progetto ha l’obiettivo di esplorare le questioni fondamentali legate al significato del HIJAB (velo in arabo) e come esso è accolto dalle donne musulmane e italiane.

     

    I Paesi partner coinvolti sono  Grecia e Bulgaria.
    Per l’Italia il progetto ha coinvolto un gruppo di dodici donne, provenienti da Algeria, Marocco, Siria, Palestina, Brasile e Italia, le quali, da marzo 2008, hanno partecipato a un laboratorio di narrazione teatrale che ha dato loro l’occasione di espressione e confronto sul significato del hijab (velo in arabo).

    La naturale evoluzione di questo percorso ha portato all’allestimento di uno spettacolo teatrale dal titolo: HIJAB o del CONFINE: voci e sguardi di donne tra il mondo nascosto e il mondo sacro del velo, per la regia di Letizia Quintavalla (tra i fondatori del Teatro delle Briciole di Parma) che come ha spiegato è portato sul palco “non per dare risposte ma per suscitare negli altri la voglia di ricerca”.

    L’allestimento teatrale è affidato a sette donne che si sono fatte portavoce di tutto il gruppo dei laboratori.
    Un esempio di mediazione culturale, che ribadisce come l’arte può produrre cambiamento e interrogativi sulla natura del confine che ciascuno porta dentro  di sé e sulle possibilità di un confine condiviso.

    Il cast artistico

    La drammaturgia è stata scritta a quattro mani da: Letizia Quintavalla (regista), Gabriel Maria Sala (Direttore Master in Mediazione culturale-Università di Verona), Rosanna Sfragara (attrice di Fondazione Aida e curatrice dei laboratori) Susanna Bissoli (scrittrice).

    Ai laboratori hanno partecipato: Livia Alga, Sandra Calcagnile, Rossella Cevese, Elena Migliavacca, Siham Khalaile, Ladib Zhora Fatima, Fatima Ismaili, Huda Milad, Elena Spola, Cinzia Vigilante, Hanan Essoubai, Asmaa Chakir e hanno collaborato le mediatrici linguistico-culturali Jamila Chtioui e Najat Rezki.

     

    La tournée

    Lo spettacolo inoltre è stato presentato in una tournée internazionale a Verona, Atene, Mantova, Gibellina, Sesto San Giovanni e Concese.

     

    I partner

    Il progetto è realizzato con la collaborazione di: Commissione Pari Opportunità della Regione del Veneto, Università di Verona, Direzione Generale Education and Culture – Culture della Commissione Europea.

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