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    Ero un bullo

    Tratto dall’opera ERO UN BULLO. La vera storia di Daniel Zaccaro di ANDREA FRANZOSO
    edito da De Agostini Libri

     

    Ero un bullo racconta ai ragazzi una storia di crescita e di cambiamento che attraversa tutte le età dell’adolescenza.

    Scritto dallo stesso Franzoso, affronta con linguaggio diretto e vicino ai giovani temi attuali come bullismo, devianza giovanile, responsabilità e possibilità di cambiamento attraverso la storia vera di Daniel Zaccaro, un ragazzo che – grazie all’incontro con adulti credibili e una comunità educante – è riuscito a riscattarsi e a diventare educatore.

    Una storia forte perché parla di un’escalation di trasgressioni, di una continua e insoddisfatta ricerca di risposte, costellata da picchi di onnipotente euforia e da pesanti momenti di caduta, ma anche di rinascita.

    Uno spettacolo di prosa rivolto a tutti, soprattutto ai ragazzi della scuola di secondo grado, alle famiglie, agli insegnanti, agli educatori e a tutti coloro che credono che non sia mai troppo tardi per ricominciare, magari proprio a partire da errori e fallimenti.

    In un anno scolastico lo spettacolo è stato presentato in più di cento scuole.

     

    Info e prenotazioni

    Stiamo lavorando alla tournée dell’anno scolastico 2025-26. Gli insegnanti e gli operatori teatrali interessati a presentare lo spettacolo nella propria scuola, teatro e/o struttura possono contattarci ai seguenti recapiti:  promozione@fondazioneaida.it – +39 347 640 4837 – 0458001471 (interno 3).

    Riportiamo a titolo esemplificativo le impressioni degli studenti dell’Istituto Pluricomprensivo Vipiteno Alta Val D’Isarco Vipiteno

     

     

    Le avventure della famiglia Caccapuzza

    “… Vi raccontiamo una storia speciale 
    di una famiglia eccezionale:
    Caccapuzza è il loro cognome,
    puzzano molto,
    ma hanno un gran cuore…
    Uno spettacolo dedicato alla famiglia più simpatica che ci sia.

    Il divertimento è una garanzia.

    Le avventure della famiglia Caccapuzza è uno spettacolo di teatro di figura tratto dalla serie di albi illustrati, editi da Gribaudo, sulla famiglia Caccapuzza, creata da Sara Agostini, dirigente scolastica e apprezzata scrittrice, e disegnata da Marta Tonin, entrambe veronesi.

    L’adattamento teatrale e la regia sono a cura di Alice Baraldo che ha creato uno spettacolo teatrale completamente originale unendo le diverse vicende della famiglia Caccapuzza in un’unica grande avventura dai tratti disgustosamente esilaranti.

    Trama

    Le avventure della famiglia Caccapuzza si svolgono nella bizzarra e un po’ puzzolente casa di una famiglia davvero fuori dal comune. Tutto inizia quando Rosa, un’idraulica energica e curiosa, arriva per riparare lo scaldabagno. Invece di trovare i padroni di casa, si imbatte nei loro stravaganti animali parlanti: Pesce Ros Marino, filosofo in rima che vive nella boccia, Tartaruga Margherita, lenta ma saggia, e il vorace Criceto Scappo Via. Presto Rosa scopre il mistero: la famiglia Caccapuzza è sparita!

    Per aiutare la nuova amica a conoscerli, gli animali presentano i membri di questa rumorosa tribù: Genesio “Caciotta” e Eloisa “Cotoletta”, genitori innamorati e fieri del loro stile di vita poco igienico, e gli otto figli, ciascuno con una caratteristica esilarante: da Leopoldo “Cipolla” al piccolo Cesarino “Moccioso”, passando per Vittoria la Capretta e Ginevra la Puzzetta.

    Attraverso racconti e flashback, Rosa ascolta storie di vacanze disastrose ma divertentissime: weekend dai cugini Perfettini, zuppe “condite” da starnuti, fughe di ladri spaventati dagli odori e persino l’arrivo dei nonni con un’improbabile missione di pulizia, finita in una festa di schiuma e fango.

    Quando la preoccupazione è al culmine, Vittoria rientra annunciando il ritorno della famiglia: erano al mare, tra castelli di sabbia e bagni… rigorosamente seguiti da nuove sporcizie. Convinta dall’idraulica, la tribù accetta eccezionalmente di lavarsi, facendo felice lo scaldabagno e riportando la pace.

    La storia, tra gag, filastrocche e personaggi sopra le righe, celebra l’allegria, la complicità e l’essere se stessi, ricordando che anche chi ama sporcarsi può, quando serve, apprezzare un bagno rigenerante con acqua calda e un po’ di sapone.

     

     

    Pimpa. Il musical a pois

    Il progetto artistico Pimpa, il musical a pois nasce con l’intento di celebrare il cinquantesimo anniversario di uno dei personaggi più iconici del panorama culturale italiano: la Pimpa, creata da Altan. In una combinazione unica di teatro musicale e letteratura classica, la celebre cagnolina a pois rossi verrà catapultata nel mondo di William Shakespeare, in un’ambientazione storica suggestiva che unisce le radici veronesi alla magia del teatro shakespeariano. Le sue storie si intrecceranno con i temi universali delle opere del “Bardo”, creando un ponte tra l’immaginazione infantile e il teatro classico.

    Pimpa, il musical a pois è un progetto teatrale diretto da Enzo d’Alò, che ha scritto anche la drammaturgia con Altan, musiche di Eleonora Beddini.

     

    Info e distribuzione
    Fondazione Aida – Ufficio spettacoli
    spettacoli@fondazioneaida.it – +39 347 640 4837 – 0458001471 (interno 3).

    Le Mille Bolle Incantate

    Le Mille Bolle Incantate di Silvia Gaffurini

    Silvia Gaffurini, meglio conosciuta come la Fata delle Bolle, è una specialista nel campo della Bubble Art.

    Con pluridecennale esperienza Silvia proviene dalla scuola di Fan Yang, maestro nell’arte delle Bolle di Sapone, e parte del team Gazillion Bubble Show in scena in pianta stabile al New World Stages di Broadway e in worldwide tour. Nel corso della sua carriera Silvia ha portato i suoi spettacoli nei cinque continenti. Grandi teatri, show televisivi, parchi divertimento, eventi aziendali e le migliori compagnie Crocieristiche mondiali. Negli ultimi anni Silvia si è specializzata nell’intrattenimento family.

    Con Le Mille Bolle Incantate Silvia riesce a creare un crescendo perfetto che incanta i bambini ed affascina gli adulti. La dolcezza del suo personaggio, il look, l’originalità e la spettacolarità degli effetti presentati creano una grande empatia con il pubblico che rimane incantato dalle bolle di sapone. Soprattutto i bambini sono ammaliati dal personaggio e la dolcezza di Silvia e non vedono l’ora di abbracciarla alla fine dello spettacolo.

    Le Bolle di Sapone ne sono le protagoniste in tutte le loro forme più spettacolari, divertenti e coinvolgenti. Si potranno ammirare composizioni di bolle coloratissime di ogni forma, bolle giganti e giochi di bolle che meritano di essere visti. Il pubblico non sarà solamente passivo spettatore, ma i bambini saranno coinvolti e potranno essere chiamati sul palcoscenico per vivere direttamente l’esperienza di “entrare in una Mega Bolla”, “vivere l’emozione di una nevicata di bolle sul palco”, “giocare in platea con gli altri bambini”.

    Il finale si presenta altamente spettacolare con il Bubble Laser Show dove tutto il pubblico in platea sarà circondato da migliaia di bolle di sapone.

    Grisù Un drago senza paura

    “Un eroe non è chi non ha nessuna paura, ma chi riesce a vincerla!”. Si può riassumere con le parole di David, il papà di Stella, l’amica del cuore di Grisù, l’insegnamento alla base della commedia musicale per bambini “GRISÙ. Un drago senza paura!”, ispirato al coraggioso draghetto sputafuoco creato dai fratelli Pagot negli anni Sessanta e tornato oggi sui piccoli schermi con una nuova serie 3d in onda su Rai Yoyo, coprodotta da Mondo TV e Marco Pagot con la partecipazione di ZDF Studios e Rai Kids.

    Anteprima al Giffoni Film Festival

    Il musical calcherà diversi palcoscenici di tutta Italia per la prima volta nella storia del franchise, con un’anteprima esclusiva al Giffoni Film Festival il prossimo 27 luglio. 300 giurati di età compresa tra i 3 e i 5 anni avranno un assaggio della brillante trasposizione drammaturgica in lingua italiana di Marco Pagot  e Manuel Renga, regia Manuel Renga. Le avventure del draghetto, rappresentate nella serie animata sotto forma di brevi avventure, trovano nell’allestimento teatrale una solida unità, costruendo un percorso di crescita per i giovani protagonisti Grisù e Stella e di consapevolezza dei propri talenti e dei propri punti di forza. I brani originali alternano atmosfere avventurose e giocose a momenti più romantici e poetici per costruire un’ora di narrazione avvincente adatta al giovane pubblico. Lo spazio sarà un tributo ai cartoni animati e al teatro: fondali disegnati, pop up di elementi che si stratificano generando i diversi ambienti, elementi bidimensionali dipinti che scorrono, proprio come se la mano del disegnatore originale tracciasse i contorni di luoghi e personaggi. Anche i costumi appartengono al mondo fantastico della scenografia, con colori vivaci che creano personaggi ben delineati.

     

    Grisù® ©Pagot
    Licensed by Mondo TV Group to Fondazione Aida, 2024
    © 2022 MONDO TV France, MONDO TV SPA, Pagot, Calidra BV, Toon2Tango, ZDF Studios. All rights reserved.
    With the participation of Rai Kids and ZDF
    Based on the IP Grisù, the little dragon, by its original authors Toni and Nino Pagot All rights reserved.

    Informazioni e distribuzione

    Ufficio spettacoli: promozione@fondazioneaida.it – +39 347 640 4837 – 0458001471 (interno 3)

    La Gabriella e le ragazze. Storie di Tina Anselmi

    Marca trevigiana, notte tra l’8 e il 9 dicembre 1977.
    Lina e Irene sono due filandine che scelgono di occupare la filanda in cui lavorano – o meglio, vengono sfruttate – fino all’approvazione da parte del Parlamento della cosiddetta Legge Anselmi (9 dicembre 1977), che sancisce finalmente la parità salariale tra uomo e donna. L’occupazione si presenta così come l’occasione per raccontarsi e, soprattutto, raccontare il ruolo di Tina Anselmi nella storia della Repubblica Italiana.Lo spettacolo si prefigge di far conoscere la figura di Tina Anselmi e il suo concreto impegno a favore delle donne, della loro tutela e della loro inclusione nel discorso politico, civile e sociale al fine di ispirare il giovane pubblico.
    In un’epoca in cui i temi sulla parità di genere sono all’ordine del giorno, non possiamo dimenticare una delle donne che in Italia ha aperto la strada a questa rivoluzione di pensiero e farne un esempio di coraggio e determinazione da emulare per il bene comune.
    Tina Anselmi è stata una figura di spicco nella storia italiana, non solo come politica ma anche come simbolo di emancipazione femminile.

     

    Cartoons Story

    Crescere con certi personaggi e melodie crea legami emotivi profondi, che possono generare una forte nostalgia negli adulti quando sentono quelle sigle in età più avanzata. Non sono semplici introduzioni ma brani che contribuiscono a creare un’identità visiva e sonora distintiva per ogni cartone animato. I personaggi e le trame vengono facilmente riconosciuti grazie alle sigle, contribuendo alla forza del brand e alla sua duratura impronta nella cultura popolare. Molte sigle sono vere e proprie composizioni musicali. Esse introducono i bambini a vari generi musicali e stili, stimolando un interesse per la musica e l’arte.

    Lo show sfrutterà il ruolo centrale di queste sigle scaturendo senso di familiarità e nostalgia connettendo il pubblico insieme agli artisti, e soprattutto i bambini con i genitori i quali riconosceranno questi intramontabili motivetti della loro infanzia. Oltretutto, non dobbiamo dimenticare che i cartoni animati sono celebri per i loro personaggi iconici e indimenticabili, che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’infanzia di molte persone in tutto il mondo.
    Nel corso del tempo, tuttavia, molte delle sigle di questi cartoni hanno acquisito una fama paragonabile, se non superiore, a quella dei personaggi stessi, trasformandosi in vere e proprie hit musicali di classifica.
    Cartoons Story è uno spettacolo musicale vivace e divertente adatto a tutte le età. Il tutto sarà arricchito da sketch interattivi, sfide musicali all’ultima nota e riscritture moderne di eroi, eroine e creature magiche.

    Verrà ripercorsa la storia del mondo dell’animazione, della musica contemporanea e della televisione: dall’indimenticabile motivo de “La pantera rosa”, personaggio creato nel 1963 da Isadore “Friz” Freleng per i titoli di testa del film di Blake Edwards che diede inizio alla serie dedicata all’ispettore Clouseau; al tenero anatroccolo Calimero, apparso per la prima volta in una nota pubblicità per detersivi di Carosello e poi cantato da Cristina d’Avena nella sigla dell’omonima serie animata; fino ai successi intramontabili dell’animazione giapponese che hanno caratterizzato gli anni ‘80.

    Il pubblico sarà coinvolto nella scelta della sua canzone preferita!
    Chi trionferà tra Dragonball e Sailor Moon? Tra i Pokémon e i Digimon? La famiglia Flintstones o Speedy Gonzales, il topo più veloce del Messico? Le schiacciate di Mila e Shiro o i calci di rigore di Holly e Benji?

    Siete pronti a tuffarvi nel passato e a cantare insieme a noi?

    Il Gruffalò

    Il Gruffalò non ha certamente bisogno di presentazioni. Il personaggio creato da Julia Donaldson e Axel Scheffler protagonista delle pubblicazioni omonime è ormai apprezzato e conosciuto da migliaia di bambini e genitori in tutto il mondo grazie alle traduzioni realizzate in oltre trenta lingue.

    La commedia musicale è stata prodotta per la prima volta in Italia da Fondazione Aida in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto.
    Testo di Pino Costalunga e Manuel Renga, adattamento teatrale e regia di Manuel Renga. Pur mantenendosi fedeli ai testi e all’iconografia delle illustrazioni originali, si è creato uno spettacolo musicale interamente nuovo.

    Trama

    Cosa fanno quattro giovani amici in un bosco? Vanno a ripulirlo, direte voi, visto che si vedono all’inizio dello spettacolo proprio mentre lo stanno facendo. Ma a noi viene il dubbio che ci vadano per passare qualche giorno e, soprattutto, qualche notte, accampati in una tenda, ad aspettare il momento più bello della giornata, cioè quando, attorno a un fuoco, si racconteranno storie di paura. E cosa c’è di meglio di un bosco di notte per una bella storia di paura?

    Racconteranno la storia di un topolino che, affamato, decide di attraversare il bosco frondoso e pieno di insidie per trovare la ghianda che tanto gli piace e che incontra. Strada facendo, incontra tre brutti ceffi che lo vogliono mangiare: una volpe, una civetta e una biscia. Ma il furbo topolino è scaltro di pensiero e sa bene come cavarsela, con l’aiuto della sua grande Fantasia trova una soluzione che nessuno si può immaginare, nemmeno lui, forse: un mostro terribile dal nome assai noto ai bambini: IL GRUFFALÒ.

    Lasceremo intatte le deliziose rime della scrittrice inglese e gli attori indosseranno dei fantastici costumi che si rifanno alle meravigliose illustrazioni del disegnatore tedesco. I bambini riconosceranno così facilmente quel testo, gustandosi anche divertenti e originalissime canzoni scritte appositamente per lo spettacolo. Le situazioni comiche e mimiche, nonché balli e danze, vanno ad arricchire la favola originale.

    Favole al telefono

    Ma dove saranno finite le storie piene di fantasia che il ragionier Bianchi, era solito raccontare al telefono alla sua bimba ogni sera prima che questa si addormentasse?
    Che fine hanno fatto le dolcissime strade di cioccolato?
    I saporitissimi palazzi di gelato? Le tabelline paradossali?

    Forse sono rimaste intrappolate proprio in quel telefono abbandonato che qualcuno ha lasciato davanti alla porta dei nostri amici Aggiustatelefoni ….

    Storie, quelle di Rodari, che non conoscono il passare del tempo, che conservano immutate le doti originali di eleganza, ironia e freschezza che da sempre costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che sapeva coniugare con la puntuale, seria e civile osservazione della realtà contemporanea. Storie che in Favole al telefono torneranno a prendere vita sulla scena in un vero e proprio carosello musicale sotto forma di canzoni, racconti, filastrocche e piccoli numeri di varietà.

    Musiche

    Le musiche, tutte originali, sono state composte dal Maestro Valentino Corvino, che ha messo la sua esperienza al servizio di uno spettacolo che gioca con i vari generi musicali, tra questi, in particolare, si guarda al garbo e alla delicatezza del Quartetto Cetra.

    Pierino e il lupo

    Tre attori pasticcioni mettono in scena, o per meglio dire cercano di farlo, la ben nota favola musicale “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofev. Già dal come complicato iniziano i primi problemi, perché i tre non hanno proprio studiato! Sono quindi costretti a improvvisare cercando la complicità del pubblico, per orientarsi fra gatti, papere, lupi, corni e clarinetti. Per fortuna su di loro regna la figura del Grande Narratore che, con la sua voce, li guida sicuro lungo il percorso della fiaba.

    Ma i tre attori, un po’ clown un po’ comici dell’arte, sono talmente distratti e confusionari che non seguono bene il racconto. Provano a fare previsioni azzardate sui destini dei protagonisti della fiaba e spesso dovranno chiedere aiuto ai bambini per capire meglio la storia e permettere al Grande Narratore di proseguire. Come bimbi curiosi, i tre attori, proveranno a reinventare i personaggi: “Come cambierà il carattere del lupo se invece di affidarlo ai corni lo facciamo suonare agli archi?”. E giocando insieme con il pubblico in un’orchestra immaginaria, scopriranno che in “Pierino e il lupo” la cosa importante è che la storia inventata faccia i conti con la musica e con i suoi vari momenti espressivi.
    Prokofev ha scritto la sua fiaba musicale con un preciso scopo educativo: far conoscere ai bambini gli strumenti dell’orchestra, il loro suono e il loro carattere espressivo. Per questo ha associato ad ogni strumento un personaggio e un particolare motivo musicale.

    La loro confusione diviene pretesto per puntualizzare e sottolineare passaggi didattici importanti. Il meccanismo di complicità con il pubblico fa in modo che siano i bambini stessi a spiegare, interpretando il ruolo di insegnanti per questi tre alunni poco studiosi.
    Ogni piccolo spettatore può quindi, nei momenti di interazione, dare aiuto, chiarificazioni e suggerimenti, divenendo così protagonista di un percorso di apprendimento.

    Dario Fo e Lele Luzzati

    Degna di nota è la presenza della voce del narratore per eccellenza: Dario Fo, che guiderà i tre attori e il pubblico a portare a termine lo spettacolo! Il premio Nobel Dario Fo ha infatti voluto prestare la propria voce per aggiungere alle suggestioni della musica di Prokofiev eseguite dall’Orchestra Verdi di Milano, nuovi e divertenti elementi drammaturgici di sua invenzione: sullo sfondo straordinario delle scene di Lele Luzzati, prenderanno vita le buffe (dis)avventure di tre attori che non avendo studiato a fondo il copione dovranno improvvisare per cavarsela tra suoni e situazioni fantastiche.