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    Matteo Ferrari in Maramao, canzoni tra le guerre

    Il concerto è in programma il 26 febbraio alle ore 21.00 all’Auditorium Vivaldi di Cassola nell’ambito della stagione di prosa organizzata con il Comune.

    In un clima di conflitti, dittature e censure sono state molte le canzoni scritte con lo scopo di rallegrare, creare un momento di distrazione e far sognare la gente. L’appellativo “canzonette” − così venivano chiamate − voleva quasi sminuire il loro valore, declassandole ingiustamente rispetto al repertorio del melodramma e della canzone napoletana. In realtà erano brani di grande modernità, poiché esaltavano l’eredità dell’opera italiana e la mescolavano al jazz e allo swing d’oltreoceano, che in quel tempo stavano contaminando con prepotenza l’Europa.

    L’artista ha scelto di adottare lo stile del cabaret, dove il cantante è un po’ divulgatore e un po’ performer: alternando momenti di divertimento, commozione, intrattenimento e informazione il pubblico viene coinvolto in un dialogo diretto ed emozionale.

    Dopo una meticolosa ricerca delle fonti, per valorizzare qualità e sonorità del repertorio Matteo ha scelto un organico cameristico che ricorre all’uso di soli due strumenti: la semplicità di una voce, accompagnata dal pianoforte, omaggia gli artisti che hanno fatto la storia della canzone italiana e che hanno affrontato quei tempi difficili cercando il “sole in fronte”. Un legame ideale che può aiutarci ad affrontare con ottimismo e fiducia il periodo che stiamo vivendo.

    Maramao, canzoni tra le guerre è il recente progetto dell’attore e cantante Matteo Ferrari dal quale è stato tratto il suo album d’esordio, Maramao, pubblicato e distribuito in tutto il mondo dalla storica etichetta italiana Bluebelldisc Music, eccetto Stati Uniti e Canada dove l’album è stato distribuito da PS Classics, storica etichetta di Broadway nel cui catalogo Matteo figura come unico artista italiano.

    Oscar Farinetti a Badia Polesine

    Se per voi è impossibile stare fermi, se preferite sbagliare direzione piuttosto di non decidere, se ogni tanto sentite una scimmietta sulla spalla che vi spinge a lanciarvi in qualche avventura insensata, la mia storia è un po’ anche la vostra. Se invece siete dei sereni a oltranza, attenzione: questo libro potrebbe farvi venire la tentazione di invertire la rotta.

    Oscar Farinetti

    Venerdì 11 febbraio alle ore 21 a Badia Polesine Oscar Farinetti presenterà Never quiet. La mia storia,  Rizzoli, 2021.
    Modera Irene Lissandrin. L’incontro ad ingresso libero, previa prenotazione, si terrà presso il Teatro Sociale E. Balzan in Piazza V. Emanuele II 205.

    Oscar Farinetti, imprenditore e scrittore, è fondatore di Eataly. Tra i suoi libri ricordiamo Storie di coraggio (2013), Mangia con il pane (2015), Ricordiamoci il futuro (2017), la raccolta di poesie Quasi (2018), Dialogo tra un cinico e un sognatore (2019) scritto con Piergiorgio Odifreddi, Breve storia dei sentimenti umani (2019) e Serendipity (2020).

    Info: Tel. 0425.53671 / 366.8218678 – cultura@comune.badiapolesine.ro.it

    L’evento è inserito nel programma di Polesine incontri con l’autore 2022, rassegna intercomunale organizzata dalla Provincia di Rovigo con il nostro supporto.

    Lavora con noi

    Sono due le ricerche di personale in corso. Per entrambe la sede di lavoro è a Verona, via D. Degani 6, Quinzano.

    1. una persona disponibile part-time (mattino) per mansioni di promozione delle attività dell’ente e segreteria generale.
      Requisiti richiesti:
      Si richiedono padronanza del computer e buone capacità comunicative.
      Se interessati contattare fondazione@fondazioneaida.it – 045 8001471
    2. organizzatore/trice teatrale. Impegno richiesto: 6 ore di lavoro al giorno
      Requisiti richiesti:
    • precedente esperienza in ambito teatrale
    • conoscenza del contesto teatrale italiano, delle principali realtà artistiche e organizzative presenti sul territorio
    • disponibilità a lavorare in sede
    • massima flessibilità

    Formazione specifica ed esperienza sul campo costituiranno titolo preferenziale, ma saranno comunque prese in esame tutte le candidature.

    Di seguito un quadro riassuntivo delle mansioni da svolgere:

    • assistente alla distribuzione
    • conoscenza contratti artistici, pratiche SIAE, strumenti informatici per la gestione contabile
    • potenziamento dei contatti già avviati e consolidati
    • organizzazione
    • comunicazione e logistica interna (riferito al cast tecnico e artistico)
    • comunicazione e logistica interna ed esterna (promozione, comunicazione con altri teatri)
    • affiancamento organizzativo delle compagnie in fase di produzione

    Viene richiesto il domicilio a Verona. E’ preferibile la conoscenza di altre lingue.
    E’ prevista una retribuzione mensile.

    Inviare CV a fondazione@fondazioneaida.it

     

    E ora, facciamo i conti!

    E ora, facciamo i conti!, spettacolo digitale per bambini dai 4 anni è in programma sulla piattaforma www.teatroonlife.it il 13 marzo alle ore ore 18:00 e 18:45. Il testo è scritto da Pino Costalunga, esperto di teatro e letteratura per bambini, e interpretato da Alice Canovi, attrice di teatro ragazzi e canto lirico.

    Questa proposta è la versione digitale del laboratorio sui numeri che Costalunga tiene in presenza nelle scuole elementari. Attraverso una fiaba ambientata in un regno dove nessuno sa contare, i bambini imparano in maniera divertente cosa sono i numeri romani e i numeri arabi, come si misurano le distanze, il peso e come si legge l’ora nell’orologio, persino come… si contano le stelle. Quindi, oltre a esserci una favola che tiene legati tutti questi argomenti, c’è anche un semplicissimo excursus storico sui romani inventori dei numeri e sugli indiani prima e poi sugli arabi che invece hanno inventato la moderna numerazione.

    Una favola piena di domande – ma anche di risposte – su chi conta e non conta, insomma: su chi sa contare e chi no. Una favola… Piena di numeri!

    Lo show è parte del progetto sperimentale Teatro Onlife, piattaforma educativa digitale realizzata dalla nostra fondazione.

    In collaborazione con

    Un pianeta da salvare

    Un pianeta da salvare,  spettacolo digitale, inclusivo, sull’educazione e il rispetto per l’ambiente per bambini dai 4 anni.

    Ambientato su Marte nel 3022, il Professor Protonicus è pronto ad aprire un varco spazio-temporale per spedire indietro nel tempo sulla Terra un piccolo uovo robot di sua invenzione, il potente L0V3, che  una volta schiuso avrà il compito di ripulire il pianeta Terra prima che i rifiuti lo sommergano e gli umani siano costretti a trasferirsi su Marte.

    Un software implementato in fase di produzione consente all’attrice di animare le illustrazioni realizzate da Francesco Zatti “umanizzando” i personaggi e rendendoli immediati agli occhi degli utenti.
    Ai bambini viene chiesto di tenere a portata di mano un oggetto subacqueo, l’avventura attraverserà anche i mari!

    Lo show è parte appuntamento del progetto sperimentale Teatro Onlife, piattaforma educativa digitale realizzata da Fondazione Aida che al suo interno vede coinvolte diverse figure professionali: Pino Costalunga, attore, regista, esperto di letteratura e teatro per ragazzi, Simone Dini Gandini, regista, Fabio Bersan tecnico teatrale, Francesco Zatti, illustratore e scenografo, Alice Canovi, musicista, Alessandra Coltri, supporto nell’ambito educativo, e Simone Terenziani, presidente e fondatore di Comelasfoglia associazione che si occupa di promozione della cultura del gioco.

    Diversamente in Danza presenta Opus Incertum

    Sabato 5 marzo alle ore 21.00 presso l’Auditorium Vivaldi di Cassola nell’ambito del Festival della Creatività è in programma la performance a cura di Diversamente in Danza dal titolo Opus Incertum.
    Coreografie di Annie Hanauer, Susanna Recchia, Giorgia Panett.

    Sei danzatrici, con diverse abilità, con corpi e modi di pensare molto diversi tra di loro, trovano modi, tempi e spazi sulla scena per creare una performance artistica solida e uniforme. Con: Federica Brutti, Nicole De Carli, Sara Tencheni, Camilla Belloni, Anna Verzini, Giorgia Olivieri, Alessandra Della Chiesa.

    Il progetto Diversamente in Danza è nato nel 2003 quasi per caso. L’idea è stata capovolgere una tendenza corrente: sempre più spesso attività artistiche vengono inserite nei luoghi dedicati alla disabilità (centri diurni, cooperative, istituzioni, associazioni) in virtù dei benefici che possono portare alle persone disabili. Si è deciso di provare a fare il contrario: portare le persone disabili nei luoghi dedicati all’arte e, in particolare, nelle scuole di danza.

    Oggi Diversamente in Danza è un progetto di successo che coinvolge cinque scuole di danza e più di un centinaio di persone. Trovare in una scuola di danza una tale varietà generazionale e umana è uno dei risultati più sorprendenti del nostro esperimento: genitori e figli, nonni e nipoti che danzano insieme. I ragazzi più esperti creano coreografie per i compagni che sono bambini, adolescenti e adulti affetti da tetraparesi spastica, sindrome di Down, sindrome di Asperger o semplicemente sindrome premestruale.

    La convinzione alla base di questo lavoro, infatti, è che ognuno abbia un limite o una peculiarità che lo rende unico.

    Ingresso libero. E’ possibile prenotare il posto

    L’evento conclude l’edizione 2022 del Festival della Creatività organizzato dalla nostra fondazione e il Comune di Cassola.

    Sanpa. Madre amorosa e crudele di Cantelli

    Esperienza che è stata fonte d’ispirazione per gli autori di Sanpa. Luci e tenebre di San Patrignano, il documentario messo in onda su Netflix che ha suscitato tanta attenzione e clamore.

    Cantelli presenterà il suo libro nell’ambito di Polesine Incontri con l’autore il 25 febbraio alle ore 21.00 presso Centro C.A.S.A. (ex scuola elementare della frazione di Beverare) in via Cavour, modera Federica Augusta Rossi.

    In Sanpa, madre amorosa e crudele (pubblicato nel 1996 come La quiete sotto la pelle) la comunità fondata da Vincenzo Muccioli è tema centrale, ma in queste pagine c’è molto altro. C’è il mistero dell’adolescenza,  c’è il perseguire estasi al confine tra vita e morte, c’è infine la grandezza di un uomo, Muccioli, degenerata in titanismo e megalomania con l’espansione incontrollata della comunità. Il tutto scandito da una scrittura inedita nella letteratura sulle tossicodipendenze, capace di saldare testimonianza e riflessione, disperazione individuale e disagio di civiltà.

    Giobbe Covatta in La Divina Commediola

    Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri. Giobbe Covatta legge la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.

    La divina commediola sarà presentato il 5 febbraio (non il 22 gennaio come precedentemente annunciato) alle ore 21.00 al Teatro Dim di Castelnuovo del Garda nell’ambito della stagione organizzata con il Comune.

    Dopo un attento lavoro di ripristino si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca. Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana. Si nota poi come il poeta abbia immaginato l’inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni dei piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.

    Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di eguaglianza per tutte le nuove generazioni.

    Doppio incontro con Teresa Ciabatti

    A Cassola (VI) e a San Bellino (RO), giovedì 3 e venerdì 4 marzo, sarà ospite la scrittrice e sceneggiatrice Teresa Ciabatti. Nel corso dell’incontro l’autrice presenterà il suo ultimo libro, “Sembrava bellezza”: un’opera intensa e malinconica in cui le vite di tre donne tornano, a distanza di anni, ad intrecciarsi e a mettersi a confronto.

    Gli incontri si terranno alle ore 21.00 rispettivamente presso l’Auditorium Vivaldi di Cassola (Vicenza) e nella Biblioteca di San Bellino Piazza Aldo Moro (Rovigo).

    Al settimo romanzo, Teresa Ciabatti con La più amata (Mondadori) è stata finalista al premio Strega nel 2017. Collabora con il “Corriere della Sera” e con “la Lettura”.

    Ingresso libero previa prenotazione:

    Prenota incontro a Cassola

    Prenota incontro a San Bellino

     

     

    Il Mago di Oz

    Il Mago di Oz narra le avventure della piccola Dorothy scaraventata da un ciclone in un paese popolato da strani personaggi, i Succhialimoni.

    Per la regia di Pino Costalunga lo spettacolo – liberamente tratto dalla celebre opera di Baum – evidenzia l’aspetto più “fantastico” della storia e si pone come una metafora di quel tortuoso cammino che è diventare grandi.

    Il mago di Oz andrà in scena il 13 febbraio alle ore 16.30 al Teatro Stimate di Verona per Famiglie a teatro 2021/2022, rassegna organizzata in collaborazione con il Comune.

    “Il viaggio che la piccola Dorothy fa verso il paese di Oz, – afferma il regista Pino Costalunga – è un viaggio nella fantasia e con la fantasia. E cosa si può fare di meglio se non usare proprio il teatro per intraprendere questo meraviglioso viaggio? Immaginate in scena quelle strane macchine che si usavano proprio in teatro per riprodurre il suono: la macchina del vento, o le macchine del tuono. Immaginate che siano capaci di far scoprire un po’ alla volta luoghi diversi e di saper creare paesaggi fantastici. Immaginate poi tre attori che si mettono a giocare con quegli oggetti, che usano non solo la parola, ma anche e soprattutto il corpo con il suo ritmo e le sue mille possibilità”.